Questa donna lamenta un terribile dolore allo stomaco: ecco cosa scoprono i medici

Il messaggio è lo stesso ovunque: dobbiamo evitare di saturare le emergenze con problemi minori. Forse è per questo che una donna britannica di 37 anni ha aspettato più di 10 giorni prima di andare in ospedale a causa del mal di stomaco. Sarebbe stato meglio prima, perché ciò che i medici hanno scoperto avrebbe potuto mettere seriamente in pericolo la sua vita.

Soggetta a violenti dolori di stomaco per diversi giorni, questa donna è rimasta sbalordita quando i medici le hanno detto che era incinta e da 23 settimane! Un fatto sorprendente se si considera che le cosiddette gravidanze normali durano generalmente tra le 39 e le 42 settimane al massimo. Ma l’euforia della notizia è stata di breve durata perché quella gravidanza a sorpresa non è andata affatto come previsto: il suo feto si trovava fuori dall’utero, esattamente nell’addome.

Gravidanze ectopiche rare

Nel mondo, solo dall’1% al 2% delle gravidanze sono ectopiche. Secondo i medici molto spesso sono asintomatiche ma possono comunque presentare i seguenti inconvenienti: dolore intenso su un solo lato dello stomaco, fastidio durante la defecazione o addirittura perdite vaginali. Ma allora perché si sviluppano le gravidanze ectopiche? Ne possono essere responsabili malattie croniche come la malattia infiammatoria pelvica, malattie sessualmente trasmissibili o anche trattamenti medici per l’infertilità.

La britannica era rimasta incinta altre due volte, senza che ciò le avesse causato alcun problema. Nonostante la situazione quasi incredibile, il feto si stava sviluppando molto bene. Secondo la rivista medica Mary Ann Liebert, “le gravidanze addominali sono quelle tral le meno comuni quando si parla di gravidanze ectopiche. Rappresentano meno dell’1% di tali gravidanze”.

Comunque sia, dopo la scoperta di questa complicazione, la futura mamma è stata trasferita in un ospedale specializzato. Alla 29esima settimana, i medici l’hanno operata per estrarre il bambino, che ha poi beneficiato di terapia intensiva per neonati prematuri per due mesi.

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