Malore in spiaggia, 50enne va in arresto cardiaco: salvato da una dottoressa
Un uomo si sente male in spiaggia, ma viene salvato da un medico di passaggio. Un gesto eroico che mostra il valore della tempestività e della competenza medica.
Domenica 16 luglio, presso un lido di Isola delle Femmine, vicino Palermo, si è verificato un episodio che ha messo a dura prova i presenti. Un uomo di 50 anni ha improvvisamente accusato un malore, ma per sua fortuna, un medico si trovava proprio nelle vicinanze ed è intervenuto prontamente per salvarlo. La storia, riportata da PalermoToday, racconta di un gesto eroico che ha reso possibile il lieto fine.
Un intervento tempestivo che salva una vita
L’incidente si è verificato nel primo pomeriggio, durante le ore di maggiore caldo. Le temperature estreme possono avere un impatto significativo sulla salute delle persone, e in questo caso, sembra che abbiano contribuito all’accaduto. L’uomo si è improvvisamente accasciato sulla sabbia, perdendo conoscenza. Decine di bagnanti si sono subito radunati intorno a lui, creando una scena di panico e preoccupazione.
L’eroe inaspettato: il medico di passaggio
Fortunatamente, la situazione non è passata inosservata a una persona molto speciale: la dottoressa Stefania Pernisco, una ginecologa originaria di Roma ma residente a Palermo da ben 23 anni. La dottoressa ha notato l’agitazione e il trambusto in spiaggia e si è avvicinata per capire cosa stesse accadendo. Immediatamente si è resa conto della gravità della situazione e ha preso in mano la situazione.
Un intervento tempestivo e professionale
La dottoressa Pernisco ha dimostrato grande prontezza di spirito e professionalità nel momento di massima tensione. Ha effettuato immediatamente le necessarie manovre di rianimazione cardiopolmonare sul malcapitato, che ha fatto la differenza tra la vita e la morte. Grazie alla sua tempestività e competenza, il cuore dell’uomo ha ripreso a battere e la sua respirazione è tornata.
Il racconto
La dottoressa ha raccontato: “Ero in acqua quando ho visto un uomo disteso sulla sabbia con attorno un gruppo di persone. In queste circostanze non c’è tempo da perdere, anche pochi secondi sono determinanti per salvare la vita. Sono corsa in direzione della persona in difficoltà e quando sono arrivata non respirava più e non aveva battito, così ho iniziato immediatamente il massaggio cardiacoE intervallando la pressione delle mani sul torace per stimolare meccanicamente il cuore, alla respirazione bocca a bocca introdurre aria nei polmoni e ossigenare il cervello”.
E ancora: “Dopo alcuni minuti di massaggio cardiaco l’uomo riapre gli occhi. Mi dice di chiamarsi Francesco, vuole vedere la moglie ma poco dopo va di nuovo in arresto. Continuo a rianimarlo con tutta la forza che ho, supportata da una collega sopraggiunta nel frattempo. Arriva anche una bombola di ossigeno e mettiamo la mascherina. Per fortuna l’uomo si riprende nuovamente. Con un filo di voce mi dice che prima di perdere i sensi aveva avvertito un forte dolore al petto“.
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