Papa Francesco: arriva la bella notizia, cos’ha detto il chirurgo
Papa Francesco ha lasciato l'Ospedale Gemelli di Roma. Il Pontefice era stato ricoverato il 7 giugno scorso.
Papa Francesco ha lasciato l’Ospedale Gemelli di Roma. Il Pontefice era stato ricoverato il 7 giugno per un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi.
Il Pontefice, appena dimesso, ha affermato ai giornalisti presenti: “Sono ancora vivo” e “dolore per i migranti”, facendo riferimento al naufragio al largo delle coste greche, con centinaia di vittime.
Le parole del chirurgo
Sergio Alfieri, il chirurgo del Gemelli che ha operato il Pontefice ha detto: “Il Papa sta bene. Sta meglio di prima”. Il medico ha spiegato che Bergoglio “potrà affrontare i viaggi meglio di prima perché non ha più i disagi che aveva prima. Sarà un Papa più forte”.
Il Papa ha voluto ringraziare tutto lo staff ospedaliero e ha incontrato un medico che non sta bene: “è stato un momento molto toccante. Ha voluto proprio esercitare il suo ministero, il ministero diciamo del sacerdote”.
Cos’è la laparotomia?
La laparotomia è un procedimento chirurgico che consiste nell’apertura dell’addome per ottenere l’accesso diretto agli organi all’interno della cavità addominale. Viene eseguita praticando un’incisione nell’addome per esporre gli organi interni e consentire al chirurgo di eseguire operazioni diagnostiche o terapeutiche.
La laparotomia può essere utilizzata per una vasta gamma di interventi chirurgici addominali, come la rimozione di tumori, l’intervento sul tratto gastrointestinale, l’asportazione di organi o tessuti danneggiati o malati, la riparazione di ernie, la gestione delle complicanze dell’addome, e molte altre procedure.
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Questa procedura può essere eseguita con diverse tecniche e può variare in termini di dimensioni e posizione dell’incisione, a seconda del tipo di intervento necessario e delle condizioni specifiche del paziente. La laparotomia è generalmente considerata un intervento chirurgico importante e viene eseguita sotto anestesia generale, con un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici da parte del chirurgo.
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