Emicrania: in arrivo nuovi farmaci
Promettono di prevenire le crisi e altri problemi legati ad una delle più comuni forme di mal di testa.
Colpisce il 14% della popolazione mondiale, soprattutto le donne. È l’emicrania, una delle forme più comuni di mal di testa.
Interessa un solo lato della testa e si manifesta come un dolore intenso di tipo pulsante che peggiora con l’attività fisica o alcuni semplici movimenti come salire le scale e girare il capo. Può durare alcune ore o addirittura più giorni, può manifestarsi anche più volte nell’arco di un mese.
L’emicrania, inoltre, è accompagnata (spesso preceduta) da fenomeni quali nausea, vomito e ipersensibilità a luci, rumori e odori. Tra i fattori scatenanti, invece, ci sono stress, depressione alterazione del ciclo sonno-veglia, modificazione degli ormoni sessuali, alcuni farmaci e alimenti che agendo su un cervello che ha meno energia me consuma di più provocano l’attacco emicranico.
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Le emicranie possono essere invalidanti e spesso l’unico rimedio è ricorrere ai farmaci i quali, però, vengono assunti nel momento in cui scoppia l’attacco. O almeno questo è quanto accadeva fino ad oggi. Sì, perché anche in Italia stanno per arrivare dei nuovi farmaci capaci di prevenire le crisi.
Si tratta di un anticorpo monoclonale completamente umanizzato che ha come target il peptide Cgrp, identificato per l’emicrania.
“Oggi stanno arrivando sul mercato dei farmaci che sono capaci di interferire con il meccanismo che genera la malattia“, ha spiegato all’ANSA Elio Agostoni, direttore Dipartimento di Neuroscienze Asst dell’Ospedale Niguarda, a margine del IX Congresso nazionale Anircef (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee), che si è tenuto a Milano.
Con i nuovi farmaci iniettivi, trimestrali o mensili, la situazione cambierà, e, ha aggiunto Agostoni, “cambieranno la nostra percezione di crisi e di malattia e ci permetteranno di prevenire le crisi e altri problemi collegati all’emicrania“.