Cosa fare in caso di morso di vipera: la guida
Il morso di vipera è un evento temuto da molti, ma è importante sapere come reagire in caso di un tale incidente. Continua a leggere per conoscere informazioni utili sui primi soccorsi da prestare e sulle precauzioni da prendere in caso di morso di vipera. Tuttavia, è importante sottolineare che il primo passo fondamentale è contattare immediatamente il servizio di emergenza medica locale per ricevere assistenza professionale.
I primi soccorsi
Mantenere la calma: È essenziale rimanere calmi e cercare di tranquillizzare anche la vittima del morso.
Allontanarsi dalla vipera: Evitare ulteriori morsi rimanendo a una distanza di sicurezza dalla vipera.
Immobilizzare l’arto colpito: Se il morso è alle estremità, come mano o piede, immobilizzarlo con una stecca o un altro oggetto rigido per ridurre il movimento e la diffusione del veleno.
Sollevare l’arto: Se possibile, tenere l’arto colpito sollevato al di sopra del livello del cuore per rallentare la diffusione del veleno.
Rimuovere oggetti stretti: Rimuovere anelli, orologi o altri oggetti stretti dalla zona interessata, poiché l’edema può svilupparsi rapidamente.
Pulire la ferita: Pulire delicatamente la ferita con acqua e sapone, evitando di aspirare o succhiare il veleno.
Precauzioni
Non provare a catturare o uccidere la vipera: È importante evitare ulteriori morsi cercando di maneggiare o uccidere la vipera.
Evitare di utilizzare metodi tradizionali o rimedi popolari: Non applicare tagli, aspirazioni o applicazioni di sostanze sulla ferita, poiché tali pratiche non sono efficaci e possono peggiorare la situazione.
Non utilizzare metodi di compressione: Evitare l’applicazione di fasciature strette o bendaggi compressivi, poiché possono aumentare la diffusione del veleno.
Mantenere la vittima calma e immobile: Ridurre l’attività fisica e il movimento della persona morso per evitare la diffusione del veleno nel corpo.
Ricordare i dettagli: Osservare e ricordare i dettagli dell’aspetto della vipera, se possibile, poiché ciò può aiutare i medici a identificarla e somministrare l’antidoto corretto.
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