Decreto legge sui vaccini, ecco cosa prevede. Le novità da sapere
Ieri, giovedì 20 luglio, con 171 sì il Senato ha dato il via libera al decreto legge sui vaccini. I no sono stati 63, mentre 19 gli astenuti.
Il provvedimento, che scade il 6 agosto, ora dovrà passare alla Camera.
E, proprio in virtù della scadenza imminente, ci sarà alla Camera una riunione della capigruppo per calendarizzare il provvedimento.
Rispetto alla versione iniziale, il provvedimento esce modificato ma “si afferma l’obbligo, punto fondamentale, e l’obiettivo è assolutamente centrato“, ha commentato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
COSA PREVEDE IL DECRETO
- L’obbligo del vaccino sarà valido per l’iscrizione ad asili nido e scuole materne, cioè nella fascia d’età dai 0 ai 6 anni. Riguarderà, con modalità diverse, anche le elementari, le medie e i primi due anni delle superiori, ovvero fino al compimento dei 16 anni dei ragazzi;
- Le vaccinazioni obbligatorie passano da 12 a 10: antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae tipo b. Quelle, invece, la cui obbligatorietà è sottoposta a verifica triennale sono antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella;
- Raccomandazione di quattro vaccini: antimeningococcica B e C, antipneumococcica e antirotavirus;
- Multe. I genitori che non vaccinano i figli rischiano una multa da 100 a 500 euro in origine andava dai 500 ai 7.500 euro). Nessun rischio di perdere la patria potestà per i genitori che non vaccinano i figli ma si prevede che questi siano “convocati dall’azienda sanitaria al fine di fornire ulteriori informazioni sulle vaccinazioni e di sollecitarne l’effettuazione”;
- Prenotazioni in farmacia. Le vaccinazioni potranno essere prenotate nelle farmacie convenzionate e per il prossimo anno scolastico (2017/2018) è prevista anche l’autocertificazione.
LE DISPOSIZIONI PER L’ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Entro il 31 ottobre 2017 per la scuola dell’obbligo ed entro il 10 settembre 2017 per i nidi
- per l’avvenuta vaccinazione può essere presentata la relativa documentazione oppure un’autocertificazione;
- per l’omissione, il differimento e l’immunizzazione da malattia deve essere presentata la relativa documentazione;
- coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione devono presentare copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’ASL.
Entro il 10 marzo 2018: nel caso in cui sia stata precedentemente presentata l’autocertificazione, deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione.
Dall’anno scolastico 2019/2020, infine, è prevista un’ulteriore semplificazione degli adempimenti delle famiglie per l’iscrizione a scuola dei minori: gli istituti scolastici dialogheranno con le ASL, al fine di verificare lo “stato vaccinale” degli studenti, senza ulteriori oneri per le famiglie.