Hai avuto un infarto? Come limitare i danni al cuore

Scopri come prenderti cura del tuo cuore dopo un infarto

L’infarto miocardico, tristemente noto come attacco di cuore, si verifica quando il flusso di sangue verso il cuore viene interrotto, causando danni irreversibili al muscolo cardiaco.

L’infarto è una delle principali cause di morte in tutto il mondo e richiede un trattamento medico immediato chiamando il pronto soccorso.

Cuore

Nel frattempo ci sono alcuni rimedi che si possono seguire per limitare i problemi: il primo è quello di assumere aspirina che aiuta a prevenire la formazione di coaguli di sangue, i quali possono ostruire ulteriormente le arterie coronarie.

Si consiglia di assumere una dose di 160-325 mg di aspirina immediatamente dopo l’inizio dei sintomi.

In seconda battuta è fondamentale calmarsi: l’ansia e lo stress possono aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, peggiorando la situazione. Il terzo passo è di evitare di assumere cibi o bevande: il digiuno riduce il lavoro del cuore e a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo. In nessun caso si devono prendere farmaci senza la prescrizione di un medico.

Quali sono i sintomi dell’infarto?

Possono variare da persona a persona e possono essere diversi tra uomini e donne ma ce ne sono alcuni che sono uguali per tutti. Il dolore al petto è il sintomo più comune dell’infarto: può essere descritto come una sensazione di pressione, pesantezza, bruciore o dolore lancinante che si irradia verso il braccio sinistro, la spalla, la schiena, la mascella o l’addome.

Affaticamento

Anche la dispnea, o la difficoltà respiratoria, può essere un segnale di pericolo soprattutto nelle donne ed è individuabile dal respiro affannoso, sibili o senso di oppressione al petto. Attenzione alla sudorazione eccessiva, soprattutto se si verifica in concomitanza con il dolore al petto così come nausea, vomito, vertigini e svenimenti potrebbero essere motivo di pericolo.

Per concludere pure l’affaticamento può essere un sintomo dell’infarto perché può essere causato dalla ridotta circolazione sanguigna e dalla ridotta capacità del cuore di pompare il sangue.

Come riconoscere un attacco di cuore?

Osserva il comportamento della persona: se sembra improvvisamente confusa, agitata o spaventata, potrebbe essere un segnale di un infarto. Così come improvvisi svenimenti e stanchezza non sono da sottovalutare.

Per accertarsi che non ci sia in atto un attacco di cuore è meglio chiedere informazioni sulla salute della persona, in particolare se ha mai avuto problemi di cuore in passato o se ha fattori di rischio per l’infarto, come pressione sanguigna elevata, colesterolo alto, fumo di sigaretta o diabete. E’ necessario chiamare il medico se qualcuno segnala un forte dolore al petto o un dolore che si irradia verso il braccio sinistro, la spalla, la schiena, la mascella o l’addome.

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