Cima alla genovese: un piatto di carne farcito con verdure e lessato. Tipico della cucina ligure
Esplora la ricetta della cima alla genovese, un delizioso piatto di carne farcito con verdure e lessato, tipico della cucina ligure
La cima alla genovese è un piatto tradizionale della cucina ligure, originario della città di Genova. Si tratta di un piatto di carne farcito con verdure e lessato, che rappresenta una delle ricette più celebri e amate della regione. La sua preparazione richiede tempo e dedizione, ma il risultato è un piatto saporito e ricco, che conquista il palato di chiunque lo assaggi.
La base della cima alla genovese è costituita da un taglio di carne di vitello, solitamente il petto o la pancia, che viene aperto e battuto per ottenere una superficie piatta e sottile. La carne viene poi farcita con un impasto di verdure, uova, formaggio e aromi, e successivamente arrotolata e legata con spago da cucina. Infine, la cima viene lessata in un brodo di verdure per diverse ore, fino a raggiungere la giusta consistenza e il sapore desiderato.
La preparazione della cima alla genovese richiede diversi passaggi, che iniziano con la scelta degli ingredienti giusti. Per la farcitura, si utilizzano verdure tipiche della stagione e della zona, come ad esempio carciofi, spinaci, bietole, zucchine e piselli. Queste verdure vengono lessate, tritate finemente e mescolate con uova sbattute, formaggio grattugiato, pangrattato, aglio e prezzemolo. Alcune varianti della ricetta prevedono l’aggiunta di pinoli e uvetta, che conferiscono un tocco di dolcezza e croccantezza alla farcitura.
Il formaggio utilizzato nella cima alla genovese è solitamente il Parmigiano Reggiano o il Pecorino, entrambi a pasta dura e stagionati, che conferiscono al piatto un sapore intenso e deciso. Per quanto riguarda le uova, si raccomanda di utilizzare uova fresche, preferibilmente di galline allevate a terra, per garantire un risultato ottimale in termini di sapore e consistenza.
Dopo aver preparato la farcitura, si procede con la farcitura della carne. Si stende il taglio di vitello su un piano di lavoro e si distribuisce uniformemente l’impasto di verdure e uova, lasciando un bordo libero lungo i lati. Si arrotola poi la carne su se stessa, avendo cura di sigillare bene la farcitura all’interno, e si lega con lo spago da cucina in modo da ottenere un involucro compatto e ben chiuso.
Una volta pronta, la cima alla genovese viene lessata in un brodo di verdure preparato con carote, sedano, cipolla, pomodori e alloro. Il brodo deve essere portato a ebollizione lentamente e mantenuto a una temperatura costante, in modo da permettere alla carne di cuocere in modo uniforme e assorbire tutti i sapori del brodo. La cottura della cima richiede diverse ore, durante le quali è importante controllare periodicamente il livello del brodo e aggiungere acqua calda se necessario, per evitare che la cima si asciughi troppo.
Dopo la cottura, la cima alla genovese viene lasciata raffreddare nel brodo, così da assorbire ulteriormente i sapori e diventare ancora più gustosa. Una volta fredda, la cima viene tagliata a fette e servita accompagnata dal brodo di cottura, che può essere filtrato e utilizzato come salsa.
La cima alla genovese è un piatto estremamente versatile e si presta a numerose varianti, a seconda dei gusti e delle preferenze personali. Ad esempio, è possibile aggiungere alla farcitura ingredienti come salsiccia, funghi, olive o acciughe, per arricchire ulteriormente il sapore del piatto. Inoltre, la cima può essere servita sia calda che fredda, a seconda della stagione e delle occasioni.
Questo piatto tipico della cucina ligure è un vero e proprio emblema della tradizione gastronomica della regione, che si basa sulla valorizzazione dei prodotti locali e delle ricette tramandate di generazione in generazione. La cima alla genovese racchiude in sé tutto il sapore e il fascino di questa terra affacciata sul mare, dove la natura e la cultura si fondono in un connubio perfetto, dando vita a pietanze uniche e inconfondibili.
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