Usi l’olio di cocco in cucina? Attenzione: perché non dovresti farlo

Da diversi anni l’olio di cocco occupa sempre più spazio nelle nostre cucine e per vari motivi: farebbe bene alla salute e dà una nota diversa ed esotica ai piatti.

Tuttavia, come spiegato da MaxiSciences.com, non sarebbe così benefico per il nostro organismo come si pensa, nonostante alcuni studi affermino il contrario.

Già nel 2017, uno studio americano dell’American Heart Association ha rivelato che l’olio di cocco contiene più del 50% di grassi saturi in più per porzione rispetto al burro. Poi, nel 2018, durante una conferenza, l’esperta di epidemiologia Karin Michels ha descritto l’olio di cocco come “puro veleno”.

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Altre osservazioni sull’olio di cocco: nonostante le credenze, non favorisce la perdita di grasso addominale. Sì, è vero: aumenta anche il livello di colesterolo buono, che fa bene alla salute, ma si tratta di un risultato marginale. Insomma, possiamo usare l’olio di cocco in cucina ma non in porzioni eccessive. Proprio come il burro o l’olio, va utilizzato con parsimonia.

Esistono anche alternative più sane. Se vogliamo impreziosire i nostri piatti, possiamo ricorrere all’olio extravergine di oliva, all’olio di nocciole, all’olio di avocado, all’olio di macadamia e persino l’olio di colza.

L’olio di colza, infatti, ha un punto di fumo di 400 gradi, mentre l’olio di cocco può essere pericoloso se cotto perché a un grado di cottura inferiore possono comparire composti indesiderati e persino cancerogeni.

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