Si inietta vaccino fai-da-te contro l’herpes e muore
Il CEO di una startup biomedica, che ha suscitato molte polemiche quando si è iniettato pubblicamente un vaccino contro, l'herpes è morto.
Il CEO di una startup biomedica, che ha suscitato molte polemiche quando si è iniettato pubblicamente un vaccino contro l’herpes, è morto.
Aaron Traywick, CEO di Ascendance Biomedical, è stato trovato morto domenica 29 aprile in un centro benessere a Washington, stando una dichiarazione rilasciata a Live Science dal Dipartimento di polizia metropolitano (MPD) del distretto di Columbia.
Traywick aveva 28 anni.
Secondo il sito Web News2Share.com, Traywick è stato trovato in una cella di flottazione. Si tratta di serbatoi insonorizzati riempiti con acqua salata a temperatura corporea che vengono utilizzate per sviluppare la deprivazione sensoriale (pratica che consiste nel privare un essere umano della possibilità di percepire una o più tipologie di stimoli sensoriali (vista, udito, tatto, olfatto, gusto).
La Polizia sta ancora indagando sulla morte di Traywick.
Traywick fece notizia nell’ottobre 2017 quando mise in scena una dimostrazione dal vivo su un presunto trattamento di terapia genica contro l’HIV. Il trattamento non testato è stato somministrato a un volontario di nome Tristan Roberts che ha l’HIV. Questi, poi, disse che un mese dopo l’iniezione la sua carica virale (quantità di HIV nell’organismo) era aumentata, non diminuita.
Poco dopo la dimostrazione, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha lanciato un avvertimento sull’uso di terapie geniche non testate: “La FDA è consapevole che i prodotti per la terapia genica destinati all’autoamministrazione e ai kit fai-da-te per produrre terapie per l’autosomministrazione sono messe a disposizione del pubblico. La vendita di questi prodotti è contro la legge. La FDA è preoccupata per i rischi per la salute“.