Ansia da prestazione a letto: cause e soluzioni

La paura ti blocca proprio sul più bello? Il timore di non soddisfare la/il partner rende la tua vita di coppia incompleta? Scopri tutto sull’ansia da prestazione sessuale e impara a gestire il problema seguendo i consigli degli esperti.

Cos’è l’ansia da prestazione sessuale?

Con il termine ansia da prestazione sessuale si intende un tipo di ansia strettamente legata all’attività sessuale, che comporta un sentimento di paura, preoccupazione o inadeguatezza. Questo stato d’animo, più o meno marcato, può verificarsi prima o durante il sesso.

L’ansia da prestazione sessuale viene spesso associata, o addirittura confusa, con la disfunzione erettile. Tuttavia, anche se l’ansia da prestazione sessuale in alcuni casi può portare alla disfunzione erettile, queste sono due condizioni diverse. Infatti, mentre la disfunzione erettile è caratterizzata dall’incapacità fisica di ottenere o mantenere l’erezione, l’ansia da prestazione sessuale è la preoccupazione o il timore di “fare cilecca”, di non essere in grado di soddisfare un partner o di mantenere l’erezione per tutta la durata del rapporto.

Se anche tu vivi con ansia la tua vita sessuale, non abbatterti! Oggi esistono diverse soluzioni valide che consentono di risolvere il problema dell’ansia da prestazione a letto, agendo su più fronti. Ma prima di andare a scoprire come sconfiggere l’ansia da prestazione andiamo a capire i sintomi e le cause di questo disturbo particolarmente frequente tra gli uomini, (ma non solo! Anche le donne possono sperimentare episodi di ansia legati alla prestazione sessuale, sebbene in percentuali inferiori).

Quali sono i sintomi dell’ansia da prestazione?

Molto spesso, l’ansia da prestazione sessuale porta con sé tutta una serie di disturbi che, purtroppo, tendono a peggiorare sintomatologia e quadro generale. Per quanto riguarda l’uomo, tra questi vi sono l’eiaculazione precoce, la mancanza di erezione, la perdita di erezione durante il rapporto e la disfunzione erettile. Nella donna, invece, l’ansia da prestazione sessuale può inibire l’orgasmo (anorgasmia), e interferire con il livello di eccitazione sessuale, con conseguente secchezza vaginale e dolore alla penetrazione.

Tutto ciò, oltre a rendere difficoltoso l’amplesso, rischia di bloccare anche il desiderio in quanto, il persistere dell’insoddisfazione tende a inibire la funzione sessuale.

Quando il rapporto sessuale viene vissuto con ansia, i momenti di intimità non sono più spontanei e naturali. Assecondando tali dinamiche, ecco che la “riuscita” dell’atto sessuale prevarrà sul piacere, portando inesorabilmente l’individuo verso un eventuale “insuccesso”.

Gli psicologi classificano l’ansia nelle seguenti tipologie:

Ansia inibitoria: questo tipo di stato ansioso blocca le capacità d’iniziativa determinando atteggiamenti rinunciatari che interferiscono con la vita di tutti i giorni, i gesti quotidiani e la sessualità.

Ansia eccitatoria: è uno stato di irrequietezza, tensione e irritabilità capace di far perdere lucidità nell’azione. Può manifestarsi in modo acuto e a insorgenza improvvisa. Spesso, determina disturbi fisici e psicologici riconducibili alla cosiddetta crisi di ansia.

Ansia cronica: ansia generalizzata che, protratta nel tempo, affligge non solo la vita sessuale, ma anche altre situazioni di vita quotidiana. Con carattere persistente, può associarsi anche a manifestazioni fisiche. Spesso influenza negativamente la vita quotidiana di una persona.

Quali sono le cause dell’ansia da prestazione?

Esistono numerose cause di ansia da prestazione che coinvolgono sentimenti di paura e insicurezze legate al sesso. Alcune persone, per esempio, possono sentirsi insicure del proprio corpo; peso eccessivo o, al contrario, estrema magrezza e altre peculiarità del fisico, possono preoccupare un individuo fino a farlo dubitare sulle sue capacità. Anche eventuali esperienze sessuali traumatiche possono determinare uno stato ansioso che emerge prepotentemente durante il rapporto a due.

Altre possibili cause dell’ansia da prestazione sono lo stress, l’alcol, il fumo e il consumo di droghe in generale. L’ansia da prestazione sessuale può anche essere un effetto collaterale di alcuni farmaci! Indipendentemente dalla causa, fortunatamente oggi sono disponibili diverse opzioni terapeutiche per affrontare il problema nel modo corretto.

I trattamenti per l’ansia da prestazione sessuale

L’ansia da prestazione viene affrontata su più fronti, poiché si tratta di una condizione che può verificarsi saltuariamente, a seguito di una nuova relazione o di un periodo di depressione, per esempio, oppure in modo più radicato, a causa di altre condizioni, mentali o fisiche.

La depressione tende ad acutizzare i sintomi dell’ansia da prestazione sessuale, così come l’ansia da prestazione sessuale aumenta i sintomi della depressione, creando un circolo vizioso da cui può essere difficile uscire da soli.

Fortunatamente, l’ansia da prestazione sessuale può essere trattata. Gli approcci terapeutici comuni possono includere farmaci, psicoterapia o una combinazione di entrambi.

Ansia da prestazione e psicoterapia

La psicoterapia è il trattamento principale per l’ansia da prestazione sessuale. Il tipo più comune di terapia utilizzata per trattare l’ansia da prestazione sessuale negli uomini e nelle donne è la terapia cognitivo comportamentale. Questa si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento dell’ansia da prestazione sessuale correlata a cause diverse.

Ma anche la terapia dell’esposizione e la desensibilizzazione sistematica possono essere utilizzate con successo per ridurre il disagio e la paura legati al rapporto sessuale. La terapia dell’esposizione consente alla persona che soffre di ansia da prestazione sessuale di affrontare e rielaborare tale disagio in un ambiente sicuro e controllato, in modo da superarlo. La desensibilizzazione sistematica, invece, è un processo che associa al rilassamento un’esposizione graduale di quello che è l’atto scatenante.

L’approccio farmacologico

Quando la causa principale dell’ansia da prestazione sessuale è la disfunzione erettile, il medico specialista può prescrivere farmaci per affrontare il disturbo fisico e, di conseguenza, alleviare l’ansia associata.

Questi farmaci possono includere inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5, iniezioni del pene e farmaci intrauretrali. Se invece esiste un problema di libido determinato da bassi livelli di testosterone, allora una terapia sostitutiva con testosterone – attraverso gel o iniezioni – potrà dimostrarsi risolutiva.

Altre strategie utili per sconfiggere l’ansia da prestazione a letto

  • Yoga e meditazione: ormai non è più una novità; la meditazione e lo yoga ci aiutano a rilassarci e ad affrontare eventi che scatenano stati ansiosi con un approccio più consapevole. Grazie a queste due discipline, anche la sessualità potrà essere vissuta con maggiore serenità.
  • Comunicazione: migliorare la comunicazione con il/la partner è fondamentale. Una coppia che condivide paure e insicurezze, avrà maggiori possibilità di migliorare l’intesa sessuale.
  • Masturbazione: praticare la masturbazione permette di conoscere meglio il proprio corpo e, di conseguenza, di maturare una maggiore sicurezza di sé.
  • Spray ritardanti: quando a causare l’ansia di prestazione è l’eiaculazione precoce si potrà correre ai ripari con un pratico prodotto ritardante. Questi vanno applicati localmente e aiutano a ritardare sensibilmente l’eiaculazione. In alcuni casi, anche il semplice utilizzo di un prodotto ritardante offre maggiore tranquillità e quindi minore ansia durante i rapporti sessuali.

Conclusione

L’ansia da prestazione a letto non è altro che un chiaro esempio di come la paura di un possibile “insuccesso” tra le lenzuola possa causare condizioni di difficoltà, prima o durante l’atto sessuale. L’individuo ansioso teme di “fallire” e, come conseguenza, vive uno stato di subalternità rispetto alla/al partner.

L’insicurezza della riuscita diventa causa sufficiente per determinare la non-riuscita. Infatti, quando ci si aspetta il fallimento, lo si prevede e lo si profetizza. Con tale premessa, ovviamente, il rapporto sessuale sarà condizionato da uno stato di ansia più o meno accentuato.

Un andrologo, o un sessuologo, potranno offrire la giusta soluzione in base alla storia personale del paziente. Nei casi più severi, solitamente la terapia prevede un aiuto farmacologico e una consulenza presso uno specialista. Nei casi sporadici più lievi, invece, spesso bastano una maggiore comunicazione con la/il partner o un approccio sinergico, basato su meditazione e yoga.

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