Strappa la pellicina dell’unghia: 28enne rischia di morire
Un giovane padre di due figli ha rischiato di morire per una sepsi causata dalla sua brutta abitudine di 'mangiarsi le unghie'.
Un giovane padre di due figli ha rischiato di morire per una sepsi causata dalla sua brutta abitudine di ‘mangiarsi le unghie’.
Luke Hanoman ha cominciato a sentirsi male, infatti, dopo aver morso la pellicina attorno all’unghia.
Per una settimana il 28enne britannico ha combattuto contro sintomi simil-influenzali, totalmente inconsapevole che un’infezione si stava diffondendo attraverso il suo sangue.
Quando è stato portato in ospedale, il giovane ha trascorso quattro giorni sotto osservazione di 24 ore e gli è stato detto che era “fortunato ad essere vivo“.
Ora il giovane, che di professione fa il magazziniere, sta bene.
Al Mirror Luke ha raccontato: “Mi mangiavo sempre le unghie. Lo facevo per nervosismo. E un giorno ho morso la pellicina al lato della mia unghia. Mi ha fatto male un po’ ma non ci ho pensato. Ho cominciato poi ad avvertire sintomi simil-influenzali che sono gradualmente peggiorati. Sudavo freddo, tremavo e poi diventavo caldo. Il mio dito, poi, ha cominciato a gonfiarsi“.
Luke, che ha due figli di 5 e 6 anni, era tornato a casa dal lavoro di venerdì, promettendosi di riposare nel fine settimana.
Il 28enne ha detto: “Pensavo che mi passasse semplicemente dormento. Il giorno dopo, però, mia madre è venuta a trovarmi e mi ha chiesto se stavo bene. Le ho risposto che non mi sentivo bene e lei ha rimarcato il mio brutto aspetto“.
La madre del ragazzo ha così chiamato i sanitari, rivelando all’operatore i sintomi, dopodiché ha portato il figlio in ospedale.
Luke aveva linee rosse su tutto il corpo – un segno comune della diffusione di un’infezione – e una febbre estremamente elevata.
La sepsi, infatti, è una complicazione di un’infezione. Il sistema immunitario del corpo comincia ad essere sovraccarico di lavoro, causando un ridotto apporto di sangue agli organi. Se non trattata, la sepsi può portare a un guasto d’organo multiplo e alla morte.
Il giovane papà ha, quindi, trascorso quattro giorni al Southport Hospital, nel luglio del 2017, dove i medici lo hanno curato con degli antibiotici.
“Ero piuttosto spaventoso – ha raccontato Luke – Ero sotto osservazione 24 ore sue 24. Ero vicino allo shock settico. I medici e gli infermieri sono state davvero bravi. Non mi hanno detto quanto stessi male per non farmi preoccupare troppo. Solo quando mi sono sentito meglio mi hanno detto che ero fortunato ad essere vivo“.
Luke ha anche detto che “non sapevo nulla sulla sepsi. Ho solo pensato di avere la febbre alta e di essere stato forse contagiato da un virus influenzale. Non mi piace prendermi del tempo libero dal lavoro e ho cercato di andare avanti. Un sacco di gente lo avrebbe fatto al mio posto. Penso, quindi, che sia importante che la gente sappia che la sepsi può colpire chiunque, a qualsiasi età”.
Da qui l’importanza di conoscere i sintomi della sepsi: letargia, febbre alta, respiro veloce, vertigini, diarrea, pelle chiazzata, arrossata o pallida.
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