Morire di vecchiaia: a che età succede e quali sono i sintomi?
Morire di vecchiaia significherebbe, per la stragrande maggioranza della popolazione, morire di una bella morte: nel proprio letto, in silenzio, con la propria famiglia.
Tuttavia, questo tipo di morte resta molto raro. Anzitutto, non si muore mai di vecchiaia ma di malattia. Si muore per un evento che accade nella vita.
Morire di vecchiaia
Quando si parla della morte di una persona anziana a cui non è stata diagnosticata alcuna patologia (almeno pubblicamente), è abbastanza comune sentire che “è morta di vecchiaia”. Come una candela la cui fiamma si spegne al termine del suo ‘lavoro’.
La vecchiaia è il sintomo della fine, di un corpo che si arrende, o affetto da una patologia che accorcia la durata della vita o semplicemente da organi che si logorano ed è la fine fisiologica della vita.
A che età si muore di vecchiaia?
Oggi, in Italia, l’aspettativa di vita per le donne è di 84,7 anni e 80,1 per gli uomini. Quella media, quindi, è di 82,4 anni. Fonte.
Morire di vecchiaia, quindi, è spegnersi a un’età superiore a quella della speranza di vita.
A proposito, cosa s’intende per vecchiaia? Beh, le definizioni sono diverse e possono cambiare da soggetto a soggetto. Ad esempio, per gli operatori sanitari, la vecchiaia è definita dall’autonomia dell’anziano, cioè dall’aumento del tempo e della capacità di badare a se stessi, a partire dal vestiario. Mentre, per i pazienti spesso per vecchiaia s’intende l’incapacità di fare l’amore.
Quali sono i sintomi della morte da vecchiaia?
La morte è un processo biologico innescato dal primo organo che collassa a causa della vecchiaia. Questo organo può dipendere dalla patologia che colpisce gli anziani: cancro, problemi cardiaci, morbo di Alzheimer…
Secondo vari rapporti, la principale causa di morte negli anziani è il cancro, seguita dalle malattie cardiovascolari.
Morire di vecchiaia, comunque, è spegnersi poco a poco: avere la mente debole, gesti quotidiani che rallentano… Ma è anche prendere in considerazione la morte nella fisiologia della vita.
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