Meningite, i 10 campanelli d’allarme, quando andare dal medico
La meningite è un’infiammazione delle membrane che circondano il cervello e può essere causata da virus, batteri, funghi o parassiti, oltre che da agenti non infettivi, come ad esempio traumi causati da forti colpi alla testa.
I sintomi della meningite possono manifestarsi tra 2 e 10 giorni dopo il contatto con l’agente infettivo e, in particolare, è più comune manifestarsi tra 3 e 4 giorni dopo l’infezione.
I principali sintomi:
- Febbre alta e improvvisa;
- Forte mal di testa che non va via;
- Nausea e vomito;
- Dolore e difficoltà a muovere il collo;
- Vertigini e difficoltà di concentrazione;
- Confusione mentale;
- Difficoltà a mettere il mento sul petto;
- Sensibilità alla luce e al rumore;
- Sonnolenza e stanchezza;
- Mancanza di appetito e sete.
In presenza di questi segni, è importante che venga consultato il medico di base, lo specialista in malattie infettive o il neurologo.
I sintomi nel bambino
Nei bambini di età inferiore ai 2 anni, oltre alla febbre alta, altri segni sono questi:
- pianto costante;
- irritabilità;
- sonnolenza;
- mancanza di spirito;
- mancanza di appetito;
- rigidità nel corpo e nel collo.
Infine, in caso di meningite meningococcica, è possibile notare anche la comparsa di macchie rosse sulla pelle, convulsioni e paralisi.
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