Perché siamo di cattivo umore quando abbiamo fame?
Capita avere fame ed essere di cattivo umore. Perché succede? Ebbene, l’improvvisa mancanza di zucchero (o glucosio) nel corpo e nel cervello, chiamata ipoglicemia, sarebbe fonte di stress e di umore negativo.
E il meccanismo? Thomas Horman dell’Università di Guelph (Canada) e i suoi colleghi hanno confermato, in una ricerca pubblicata nel febbraio del 2019, che l’ipoglicemia rende i topi ‘lunatici’.
Nel dettaglio, gli studiosi hanno utilizzato una molecola che blocca il metabolismo cellulare del glucosio (cioè il suo consumo da parte delle cellule per produrre energia): 2-desossi-D-glucosio (2-DG).
Iniettata nei ratti, questa sostanza provoca l’ipoglicemia nelle cellule e nei neuroni, cioè questi ultimi non hanno più glucosio a sufficienza.
Precedenti studi hanno dimostrato che il 2-DG aumenta la concentrazione ematica del corticosterone, il principale ormone dello stress, e modifica l’attività della noradrenalina nell’ipotalamo e quella della dopamina nel circuito di ricompensa cerebrale, due neurotrasmettitori associati alla regolazione delle emozioni e dell’umore.
Questi parametri sono legati all’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisario coinvolto nelle reazioni di stress e ansia, nonché negli episodi depressivi. Tuttavia, non era stato ancora rivelato alcun legame diretto tra fame improvvisa e atteggiamento negativo.
I ricercatori prima hanno nutrito i roditori o li hanno privati del cibo per un po’, poi, in una delle due ‘stanze’ di una gabbia, gli hanno iniettato 2-DG per indurre l’ipoglicemia (i ratti di controllo hanno ricevuto l’acqua).
Gli studiosi hanno, quindi, misurato il tempo che i roditori hanno trascorso in ogni stanza, nonché i loro livelli di corticosterone nel sangue.
Risultato: i topi hanno evitato la stanza dove avevano ricevuto l’iniezione di 2-DG molto di più rispetto a quelli che avevano ricevuto solo acqua, soprattutto quando erano stati nutriti prima. Inoltre, quando gli animali erano sazi o affamati, l’ipoglicemia cellulare ha causato un aumento dei livelli di corticosterone, prova che i topi erano di umore cupo.
Infine, pre-iniettando agli animali gli inibitori della noradrenalina e della dopamina, i ricercatori hanno scoperto che i ratti non evitavano più la stanza in cui si era verificata l’ipoglicemia e i loro livelli di corticosterone non aumentavano più. Gli animali non erano, infatti, più stressati quando veniva impedita la stimolazione dell’ormone dello stress, nonostante la mancanza di zucchero.
In conclusione, il crollo ‘brutale’ del glucosio nel sangue provoca l’umore negativo, aumentando l’attività cerebrale delle aree implicate nello stress e nella regolamentazione delle emozioni.
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