Come il pancreas artificiale può rivoluzionare la cura del diabete di tipo 1

Un pancreas artificiale si è appena dimostrato un trattamento migliore per le persone con il diabete di tipo 1.

Un pancreas artificiale, in grado di monitorare e dispensare automaticamente l’insulina nel flusso sanguigno, si è appena dimostrato un trattamento migliore per le persone con il diabete di tipo 1 rispetto al trattamento convenzionale.

Il pancreas artificiale è costituito da un piccolo dispositivo elettronico che si trova all’esterno del corpo e ha tubi che entrano nel sangue. Il sistema a circuito chiuso calcola e pompa la quantità di insulina richiesta dal corpo, proprio come fa il pancreas nelle persone senza diabete.

Chi ha il pancreas artificiale non deve fare niente. Niente puntura sulle dita, niente iniezioni, niente preoccupazioni.

Un nuovo e massiccio meta-studio di 41 studi che hanno coinvolto più di 1.000 persone con il diabete di tipo 1 ha provato a capire come si comporta l’organo artificiale rispetto ad altri tipi di trattamento a base di insulina.

Come riportato nel British Medical Journal, i risultati sono stati straordinariamente impressionanti. In 24 ore, le persone che utilizzano il dispositivo trascorrono 2 ore in meno di tempo in uno stato di iperglicemia (glicemia alta) e 20 minuti in meno in ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue), rispetto a quelli che utilizzano altri tipi di terapia.

IL DIABETE DI TIPO 1

Il diabete di tipo 1, in cui il sistema immunitario distrugge le cellule pancreatiche produttrici di insulina, richiede quotidiane misurazioni di zucchero nel sangue e regolari iniezioni di glucosio. Altri miglioramenti tecnologici, come i dispositivi di monitoraggio continuo e le pompe, hanno reso più facile il trattamento, eppure c’è ancora spazio per gli errori umani. Il pancreas artificiale, tuttavia, rimuove gran parte di questo onere.

Il pancreas artificiale ha mostrato il suo potenziale ma occorre ancora lavorare prima che sia un trattamento disponibile alla diffusione. Per i milioni di persone che vivono con il diabete di tipo 1, questa notizia va preso con ottimismo e cautela.

 

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