Guarisce dal cancro al seno con un trattamento sperimentale
Una donna britannica con una diagnosi di cancro al seno particolarmente aggressivo è fuori pericolo grazie ad un trattamento sperimentale.
Il caso
Dopo diversi anni di lotta contro la malattia, Jasmin David, una donna britannica di 51 anni di origine indiana, è finalmente guarita da un cancro al seno particolarmente aggressivo, diagnosticato nel novembre 2017.
Nel 2017, quando i medici le hanno comunicato la terribile notizia, le possibilità di sopravvivenza della donna erano quasi nulle. Le rimanevano pochi mesi da vivere.
Il trattamento sperimentale
Ma grazie a un trattamento sperimentale seguito dal National Institute for Health and Care Research (NIHR) Manchester Clinical Research Facility (CRF), Jasmin è ora guarita e non mostra più alcuna traccia della malattia, poco meno di cinque anni dopo.
Tuttavia, nulla faceva presagire un esito così felice. Dopo un primo trattamento che ha combinato sessioni di chemioterapia, mastectomia e radioterapia, la paziente ha visto il cancro riguadagnare terreno nell’ottobre 2019, quando pensava di essere fuori pericolo.
Le analisi hanno quindi mostrato lesioni multiple in tutto il suo corpo, nonché la diffusione delle cellule tumorali ai polmoni e ai linfonodi, un segno che le possibilità di sopravvivenza di Jasmin si erano ridotte.
Fu allora che si presentò l’opportunità di seguire una sperimentazione clinica di fase I. Supportata dalle équipe del National Health Service (NHS), il servizio sanitario pubblico britannico, la donna è stata sottoposta a un trattamento che prevedeva un farmaco sperimentale combinato con Atezolizumab, un trattamento immunoterapico somministrato per via endovenosa.
“Due anni e mezzo fa pensavo fosse la fine. Quando mi è stato offerto il test, non sapevo se avrebbe funzionato per me”, ricorda l’ex paziente.
“Pensavo che almeno avrei potuto fare qualcosa per aiutare gli altri e usare il mio corpo per la prossima generazione. All’inizio ho avuto molti orribili effetti collaterali tra cui mal di testa e sbalzi di temperatura, quindi sono stata in ospedale a Natale e sono stata piuttosto male. Poi fortunatamente ho iniziato a rispondere bene al trattamento”.
E da quel momento le cose hanno cominciato ad andare per il verso giusto. Nel giugno 2021, le analisi non hanno mostrato cellule tumorali misurabili nel suo corpo ed è stata considerata in remissione. Rimarrà in cura fino a dicembre 2023 ma continua, per il momento, a non mostrare segni della malattia.
“Ho compiuto 50 anni a febbraio 2020 quando ero ancora in cura e non avevo idea di cosa mi riservasse il futuro. Due anni e mezzo fa pensavo fosse la fine e ora ho l’impressione di rinascere”, conclude la donna.
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