Covid-19 in Italia, ondata di Omicron 5, che fare?
Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus biomedico di Roma, ai microfoni di Cusano Italia Tv, ha affermato: “Con Omicron 5, nel mezzo di un’ondata ancora in crescita la mascherina nei luoghi chiusi e in presenza di aggregamento di persone è l’unica cosa che ci salva. Ritengo che il governo in questo momento dovrebbe rendere obbligatorie le mascherine al chiuso finché la curva non scende”.
L’esperto ha ricordato che il vaccino ha fatto un grande lavoro, togliendo i sintomi della malattia grave ma non evita il contagio. E ha aggiunto: “Ricordo che chi ha preso Omicron 1 si può tranquillamente reinfettare con Omicron 5“.
“Sulle mascherine la politica ha passato la palla a noi – ha continuato Ciccozzi – rendendo obbligatorio l’uso delle mascherine nei mezzi di trasporto e raccomandando il loro utilizzo negli aerei, come se questi non fossero mezzi di trasporto”.
Per quanto riguada, infine, la proposta avanzata dal sottosegretario alla Salute Costa circa l’eliminazione della quarantena, “con un rialzo dei contagi come quello attuale – ha concluso – non si può dare lo stop alla quarantena degli asintomatici, ma sicuramente arriveremo a toglierla più in là quando ci saranno meno contagi”.
L’esperto ha proseguito che “siamo nel pieno dell’ondata di Omicron 5, ma era prevedibile”. “Stiamo vivendo quello che è stato vissuto in Portogallo prima noi – ha detto – quindi avremo un innalzamento dei contagi, un picco probabile tra 3-4 settimane e infine il plateau e la discesa dei casi. Se rimane questa variante, come tutti noi speriamo e pensiamo da buoni evoluzionisti, dopo la fine di luglio avremo una specie di rumore di fondo con contagi fisiologici proprio per l’endemizzazione del virus”.
“Ma non ci sarà nulla di grave: se resterà questa variante i sintomi sono noti e leggermente più impegnativi rispetto a quelli di Omicron 1: febbre un po’ più alta, mal di testa, talvolta diarrea, astenia, tosse simile alla faringite dopo il quarto giorno”, ha aggiunto Ciccozzi.
L’esperto ha, infine, sottolineato che le terapie intensive “non sono assolutamente in aumento”. Crescono, invece, i ricoveri ordinari “perché spessouna persona anziana colpita da Omicron 5, se ha febbre alta, specialmente il sabato e la domenica va in Pronto Soccorso”.
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