Nuova terapia anti cancro dà il 100% di remissione nei pazienti
Una nuova terapia è collegata alla remissione completa nei pazienti con il cancro.
La nuova terapia
Una nuova terapia contro il cancro che prende di mira uno “scudo” che protegge i tumori dal sistema immunitario ha sorpreso gli scienziati facendo sì che tutti i partecipanti allo studio andassero in remissione completa. È la prima volta che si ottiene un risultato così straordinario.
La terapia ha permesso ai partecipanti con cancro del retto avanzato di evitare di sottoporsi a chemioterapia, radioterapia o intervento chirurgico per rimuovere gran parte del colon, cambiando – e possibilmente salvando – le loro vite.
“Credo che questa sia la prima volta che accade nella storia del cancro“, ha affermato il dottor Diaz, autore del documento e capo della divisione di oncologia dei tumori solidi presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center, riporta il New York Times.
I risultati sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine.
Lo studio
Il farmaco in questione è un anticorpo monoclonale anti-PD-1 denominato dostarlimab. PD-1 (morte programmata-1) è una proteina che forma un complesso con PD-L1 (ligando di morte programmata-1) che è espresso all’esterno delle cellule tumorali. Agisce come uno “scudo” dal sistema immunitario, dicendo alle cellule immunitarie che non dovrebbero attaccare il tumore e permettendogli di crescere in modo incontrollabile. Può sembrare una proteina del tutto inutile, ma impedisce alle cellule T di attaccare altre cellule che non dovrebbero. Le cellule tumorali possono cooptare PD-1 per usi nefasti, permettendo loro di volare sotto il radar del sistema immunitario.
Dopo aver scoperto questo percorso, sono state teorizzate immunoterapie che inibiscono il PD-1 (blocchi del PD-1), che sbloccherebbero il potenziale delle cellule T di riconoscere e distruggere le cellule tumorali.
In uno studio di fase 2, un piccolo campione di 16 pazienti con carcinoma del colon-retto carente nella riparazione del disadattamento è stato reclutato per seguire un corso di sei mesi che prevedeva nove cicli di dostarlimab. Dei 16, 12 avevano completato il corso al momento della stesura del documento, mentre quattro erano ancora in cura.
Con sorpresa dei ricercatori, tutti i 12 partecipanti hanno mostrato una risposta clinica completa del 100% (il cancro non era più rilevabile da una serie di test). Dopo un appuntamento di follow-up di 12 mesi, tutti i 12 pazienti non hanno avuto recidiva della malattia e tutti i 16 pazienti erano ancora vivi.
Non sono stati segnalati effetti avversi gravi, ma 12 pazienti hanno manifestato un evento avverso di un certo grado, più comunemente un’eruzione cutanea o affaticamento.
I risultati sono incoraggianti e, sebbene il campione sia troppo piccolo per poter trarre conclusioni serie, forniscono una base convincente per prove significativamente più grandi in futuro. Devono ancora essere presi dati a lungo termine.
Tuttavia, per 12 pazienti non sono necessarie ulteriori cure per gestire quella che in origine era una prognosi schiacciante, consentendo loro di tornare alla vita normale ancora una volta.
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