Salute dentale per i più piccoli: 3 suggerimenti
Se si spera che la salute dentale guidi l’intera nostra esistenza, bisogna imparare a prendersene cura ogni giorno, fin dalla nascita. Senza ombra di dubbio, è questo il primo passo verso un’ottima salute dentale, la quale non può fare a meno di una minuziosa pulizia del cavo orale.
Si tratta di un concetto già noto nell’antichità, poi confermato da autorevoli studi scientifici di caratura internazionale in epoca moderna. In base a questi studi internazionali, i vantaggi di una regolare pulizia del cavo orale spaziano dalla prevenzione delle carie al minor rischio di gengiviti, dalla bassa esposizione a patologie micotiche al benessere neurologico.
In più, gli studi scientifici hanno confermato un migliore stato d’animo del bambino e dei suoi familiari, avvertendo un grande piacere nello sfoggiare un sorriso splendente.
Per questi motivi è importante affidarsi ad un professionista che supervisioni lo stato d’igiene dentale dei più piccoli e sia in grado di fornire consigli mirati per loro. Ad esempio, nelle grandi metropoli come la Capitale, è facile individuare un dentista per bambini Roma; tuttavia, occorre specificare che oggigiorno gli specialisti in pedodonzia sono presenti anche in altre città italiane.
1. Pulire i denti almeno tre volte al giorno
Anche se i primi tempi possano sembrare molto duri, i genitori devono armarsi di pazienza e favorire l’abitudine di lavarsi i dentini almeno tre volte al giorno. L’ideale sarebbe programmare delle spazzolate dopo ogni singolo pasto ma non è detto che il bimbo accetti un tale buon consiglio da parte dei suoi genitori.
È fondamentale che la pulizia dei dentini sia compiuta in maniera costante e precisa, senza quindi lasciare nulla al caso. La pulizia dei dentini, per dirsi veramente completa, deve includere smalto, lingua, guance ed ogni altra componente all’interno della bocca.
Con tale approccio sistematico, il bambino impara a contrastare la placca batterica responsabile di carie, di fastidiose gengiviti e della formazione del tartaro.
2. Utilizzare strumenti adeguati nella rimozione della placca batterica
La placca batterica è un avversario con il quale fare i conti ogni giorno, impedendo che la stessa si trasformi in carie, gengiviti ed altre gravi patologie. Per impedirne la naturale proliferazione, oltre ad una pulizia completa del cavo orale, bisogna imparare a riconoscere gli strumenti di contrasto della placca batterica.
Durante l’allattamento, verso la fine della poppata, è bene pulire le gengive con una garza oppure una salvietta, asportando così i batteri presenti nella zona gengivale.
Nei mesi seguenti, quando iniziano a spuntare i primi dentini, si può procedere alla sostituzione delle garze con uno spazzolino dalle setole morbide, sul quale rilasciare un dentifricio ricco di fluoro.
3. Allontanare il biberon vuoto dalla bocca del bambino
Un altro consiglio dato dai dentisti per bambini è quello di allontanare il biberon vuoto dalla bocca del bambino quando abbia smesso di bere il latte o il succo di frutta. Così facendo, impediremo il transito dei batteri ammucchiati sul fondo del biberon.
Un loro assorbimento può creare le cosiddette carie da biberon, una condizione patologica nascente proprio dall’abitudine di mettere in contatto le sostanze zuccherine con i denti. La frequenza delle carie da biberon nei bambini dai 2 ai 6 anni è sensibilmente aumentata negli ultimi anni.