Intestino irritabile: ne parla l’esperta Valeria Galfano
La Sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo gastroenterologico molto frequente. Quando si parla di intestino irritabile è d’obbligo un approfondimento sul microbiota. Più comunemente noto come flora batterica intestinale, il microbiota conta circa 40 mila miliardi di batteri. Tali microrganismi vivono in equilibrio con le nostre cellule.
L’equilibrio della flora batterica intestinale può essere alterato da numerosi fattori, tra cui una dieta scorretta, lo stress, alcuni farmaci e altre condizioni patologiche. Quando si verifica tale fenomeno, le sostanze tossiche possono attraversare la barriera intestinale, causando alcune patologie.
L’intervista rivolta alla Dottoressa Valeria Galfano rappresenta un approfondimento sulle origini della patologia e sul suo trattamento. Gli integratori alimentari e alcuni nutraceutici, associati a uno stile di vita sano, possono rivelarsi una strategia vincente.
Prima di addentrarci nei meandri della sindrome, è bene cominciare dai cenni biografici della Dottoressa Galfano. Successivamente si parlerà di intestino irritabile attraverso una breve intervista. Buona lettura!
Valeria Galfano: cenni biografici
La Dottoressa Valeria Galfano è un’affermata professionista della nutrizione umana. Già all’età di cinque anni manifestava il suo interesse per la medicina e per lo studio del corpo umano.
Da grande, consegue la laurea in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti. Successivamente, si specializza in Scienza dell’Alimentazione. Ma la sua scalata verso il successo è solo all’inizio. Valeria svolge il tirocinio formativo presso il reparto di endocrinologia del Policlinico Umberto I di Roma. Questa esperienza le ha permesso di affinare le proprie competenze in relazione alle malattie del metabolismo.
Oggi, Valeria Galfano svolge la sua professione di Dietologo a Roma e provincia, in uno dei quartieri più esclusivi, l’Eur. La Dottoressa eccelle perfino in ambito sportivo e fa dell’alimentazione per la performance atletica il suo cavallo di battaglia. Valeria dimostra talento in varie discipline sportive. Insomma, uno spirito eclettico, che riesce a dedicarsi a molteplici attività.
Altri ambiti di interesse della Dottoressa Galfano sono l’insegnamento e la scrittura. Infatti, nel suo curriculum può annoverare la partecipazione alla stesura di numerosi volumi e articoli scientifici sull’alimentazione. Valeria Galfano ha recentemente pubblicato una guida al controllo glicemico, un libro in cui vengono elencate le strategie non farmacologiche per la cura dell’insulinoresistenza.
L’approccio della Dottoressa Valeria è molto empatico. Come spesso ribadisce nelle sue interviste: “la vera perfezione risiede nell’equilibrio”. Il suo obiettivo è quello di guidare il paziente verso il benessere, verso un rinnovato concetto di salute, da raggiungere e mantenere. Il tragitto è pavimentato di competenza e motivazione, che lei stessa infonde ai suoi pazienti.
Le persone che si rivolgono alla Dottoressa Valeria Galfano sperimentano una nuova dimensione di benessere. Ogni singolo passo è ben studiato e calibrato, in base alle necessità personali.
Benvenuta Dottoressa Valeria Galfano. Cos’è la Sindrome dell’intestino irritabile?
Rivolgo un saluto affettuoso a chi ci legge e ringrazio per lo spazio che mi è stato concesso. Per comprendere la sindrome dell’intestino irritabile, è bene tracciarne l’origine. L’apparato digerente è come un’interfaccia tra l’esterno e l’interno del nostro corpo. Basti pensare che l’intestino umano si estende per oltre 300 metri quadri ed è lungo circa 7 metri. Il 70% del microbiota si trova proprio all’interno dell’apparato gastrointestinale. La condizione di equilibrio tra la flora batterica e le cellule del nostro organismo viene definita eubiosi.
In alcuni casi, però, l’equilibrio viene a mancare. In queste circostanze, la permeabilità dell’intestino subisce un’alterazione e si instaura la condizione nota come disbiosi.
Come si manifesta la sindrome dell’intestino irritabile?
La sindrome dell’intestino irritabile presenta una sintomatologia aspecifica. Non tutti i pazienti sperimentano le stesse sensazioni e la malattia può presentarsi con caratteristiche differenti anche nello stesso paziente, in tempi diversi. I sintomi più comuni sono:
- Gonfiore addominale,
- Evacuazione difficoltosa,
- Fastidi a livello addominale,
- Alterata consistenza delle feci,
- Presenza di muco bianco.
Esiste una terapia per la sindrome dell’intestino irritabile?
È possibile controllare i sintomi della patologia attraverso alcuni accorgimenti. Tra i modelli alimentari proposti, la dieta a ridotto contenuto di FODMAPs ha mostrato i risultati migliori. A essa, è bene associare un’attività fisica regolare, un trattamento con probiotici, sedute di ipnoterapia e, talvolta, anche una terapia farmacologica con anticolinergici, antidiarroici, lassativi, oppioidi, attivatori del canale del cloro, anti-guanilato ciclasi. Viene da sé che il paziente ha la necessità di affidarsi a un professionista competente, che sappia riconoscere e trattare la patologia in questione.
Come si imposta una dieta a basso contenuto di FODMAPs?
I FODMAPs sono un gruppo di carboidrati a catena corta, saccaridi e polioli, che vengono assorbiti in modo incompleto dall’intestino. Tali sostanze subiscono il processo di fermentazione, che comporta la produzione di gas. Essi distendono le pareti del colon, causando dolore o fastidio a livello intestinale. Una dieta a ridotto contenuto di FODMAPs, seguita per 4-8 settimane, punta a ristabilire l’equilibrio della flora batterica intestinale. Il periodo iniziale di esclusione alimentare è seguito da una graduale reintroduzione degli alimenti, in modo da verificarne la tolleranza.