Muco nelle feci, cosa vuol dire? Pericoli e terapia
Parlare di muco nelle feci (o mucorrea) è un argomento che mette sempre un po’ di preoccupazione e anche di non bella vista, quando evidente. Ma solitamente il muco è parte integrante delle feci, quando bisogna preoccuparsi? Parliamone.
Muco nelle feci, quello che c’è da sapere: pericoli e terapia
Il muco nelle feci è fisiologicamente presente e svolge funzione lubrificante e di protezione, può essere visibile o non visibile a occhio nudo. Tuttavia, quando presente in quantità elevate bisogna considerare delle possibilità:
1. Una gastroenterite.
2. Un problema di alimentazione non sana.
3. La sindrome del colon irritabile.
Tutte condizioni risolvibili, soprattutto quando si tratta di alimentazione non salutare. Ma è necessario rivolgersi al proprio medico per escludere la presenza di tumori (carcinoma colon-rettale, polipo intestinale) e processi infiammatori cronici a carico dell’intestino (rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn).
I segni che dovete attenzionare sono:
1. Muco visibile ad occhio nudo.
2. Sangue nelle feci.
3. Presenza di pus.
4. Colore scuro delle feci e odore maleodorante.
Insieme all’emissione di feci possono esserci dei sintomi concomitanti quali:
- dolori addominali,
- crampi,
- distensione addominale,
- cambiamento dell’alvo,
- cambiamento della consistenza delle feci,
- cambiamento del colore delle feci ed eventuale presenza di sangue,
- emissione di feci maleodoranti,
- incontinenza fecale,
- nausea e vomito;
Sintomi sistemici:
- febbre,
- malessere generale,
- dolori muscolari,
- orticaria.
Più raramente, quando la mucorrea è associata a sintomi severi dall’insorgenza brusca, può essere espressione di condizioni patologiche gravi che richiedono un immediato intervento medico:
- alterazioni del livello di coscienza:
- confusione,
- letargia,
- allucinazioni,
- delirio;
- febbre molto alta;
- anuria (riduzione della produzione urinaria) e tachicardia, che possono essere espressione di una grave disidratazione;
- addome rigido, ligneo, che può essere espressione di una grave infezione estesa al peritoneo;
- vomito ematico o dall’aspetto fecaloide, che può essere espressione di un’occlusione intestinale.
Se trovate un rispecchiamento in quanto descritto allora è assolutamente necessario accedere ad una visita specialistica che si baserà su un esame anamnestico, prescrizione di esame chimico-fisico e microscopico delle feci ed esami del sangue e se necessario esami strumentali.
In base ai risultati si potrà stabilire la terapia opportuna (antibiotici, chirurgia in caso di neoplasie, dieta alimentare, etc.).
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