Yogurt greco e classico, qual è la differenza? La conosci?
Lo yogurt è da sempre considerato un alimento salutare. Negli ultimi anni, però, un particolare tipo di yogurt ha cominciato a spopolare più di quello ‘classico’. Stiamo parlando dello yogurt greco e in questo articolo scopriremo le differenze tra le due tipologie.
Cos’è lo yogurt?
Innanzitutto bisogna avere chiaro cosa sia yogurt.
Esso è un sottoprodotto della lavorazione del latte, sia di tipo animale sia vegetale, in quanto deriva dalla fermentazione degli zuccheri (lo yogurt, quindi, può essere vegano!). Tale processo di fermentazione avviene a causa di alcuni batteri che scompongono il lattosio, lo zucchero principale presente nel latte, in due sostanze: il glucosio e il galattosio.
Di quest’ultimo ne sono ghiotti i batteri che lo mangiano e lo sostituiscono con l’acido lattico che dà allo yogurt quel particolare sapore, più acido rispetto al latte utilizzato in partenza.
Chiaramente gli yogurt prodotti a livello industriale vengono resi più appetibili grazie all’aggiunta di zuccheri e panna, che coprono l’acidità tipica dello yogurt classico.
Yogurt greco
Quindi, in cosa differisce lo yogurt greco? Come prima cosa, nonostante il suo nome commerciale, questo particolare tipo di yogurt è di origine bulgara e la sua produzione avviene principalmente negli Stati Uniti. Di fatto, lo yogurt greco non differisce di molto rispetto a quello classico (senza aggiunta di dolcificanti) in termini di sapore.
Ciò accade perché vengono prodotti in maniera molto simile, se non fosse per la fase di filtraggio, ovvero quel processo attraverso cui si separa la parte solida dalla parte liquida.
Infatti, se per lo yogurt classico il filtraggio consta di due fasi, per produrre lo yogurt greco invece vengono effettuate tre operazioni di filtraggio.
La lavorazione dello yogurt greco è di conseguenza più lunga, ma ciò permette di ridurre al minimo la concentrazione di sodio e di lattosio presente nel latte e di aumentarne inoltre il contenuto proteico.
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