Collutori migliori: quali scegliere in base al problema orale da risolvere
Il collutorio è uno dei corretti complementi all’igiene orale quotidiana. L’utilizzo dovrebbe essere regolare e costante: dopo aver pulito i denti con lo spazzolino e aver utilizzato il filo interdentale si fanno degli sciacqui con il collutorio puro. Questo piccolo gesto, che ci porta via solo un paio di minuti, consente di rimuovere anche le ultime tracce di placca batterica e di rinfrescare l’alito a lungo. In commercio troviamo però molteplici tipologie di collutorio, alcuni pensati solo come complementi dell’igiene orale, altri che si utilizzano come vere e proprie cure per specifici disturbi.
La cura in un collutorio
Il collutorio può essere formulato con l’aggiunta di ingredienti che fungono da antisettici. Non si tratta in genere di farmaci che prevedono la necessità di avere una prescrizione medica per acquistarli; stiamo quindi parlando di farmaci da banco, che chiunque può acquistare e utilizzare. È bene però ricordare che alcuni degli ingredienti dei collutori medicati possono avere delle interazioni con le sostanze contenute nei dentifrici, o comunque possono risultare dannosi se assorbiti in grandi quantità. Tra gli antisettici più utilizzati nei collutori troviamo la clorexidina, una sostanza antibatterica dall’azione molto intensa, che permette di eliminare i batteri presenti sulle mucose della bocca e di limitarne la proliferazione. I collutori che contengono clorexidina andrebbero utilizzati sotto consiglio del dentista o del medico, o comunque solo per brevi periodi di tempo.
Un antibatterico per combattere diverse problematiche
Un collutorio con antibatterico consente di limitare il proliferare dei batteri presenti nella bocca. Questa semplice attività permette di alleviare alcuni disturbi, dai più lievi ai più gravi, così come di ridurre i sintomi più comuni causati dalle problematiche che si possono sviluppare nella nostra bocca. I collutori antibatterici e antisettici consentono di ridurre le infiammazioni gengivali, prevenendo lo svilupparsi di gengiviti e parodontiti, così come di ridurre il rischio che i denti siano attaccati dalla carie. Permettono infatti di eliminare buona parte della placca batterica che si può annidare sui denti, offrendo una maggiore protezione per la bocca e le gengive. In alcuni casi i collutori medicati sono consigliati anche quando la gengivite o la parodontite sono già presenti, perché consentono di aiutare a curare questo tipo di problematiche.
Un collutorio senza antibatterici
In commercio esistono poi anche numerosi collutori che potremmo definire semplicemente cosmetici. Offrono una buona pulizia del cavo orale e solitamente possono essere sfruttati come soluzione temporanea contro l’alito cattivo. Ma solo se questo non è causato da problemi dentali, in quanto spesso sono propri disturbi quali la gengivite e la parodontite a portare all’alito maleodorante. Si trovano in commercio anche collutori che permettono di alleviare la sensibilità dentale, a base di xilitolo, fluoro o sostanze remineralizzanti. L’uso di questi collutori protegge lo smalto dei denti, ci sono poi vari altri ingredienti che possono entrare nella formulazione dei collutori. Per questo troviamo in commercio collutori sbiancanti, rinfrescanti o anche antiplacca. Idealmente ognuno di noi nel corso della propria vita può avere bisogno di diverse tipologie di collutorio, per andare a risolvere le problematiche contingenti.