Insonnia, come recuperare da una notte in bianco?
Sono svariati i motivi che ci fanno passare una notte in bianco ma il recupero non è uguale per tutti, non c’è una regola, varia da individuo a individuo e questo dipende da alcuni parametri.
L’età, la qualità del sonno durante le notti precedenti o anche le esigenze di sonno personali possono influenzare la nostra capacità di recuperare dopo una notte insonne.
Notte insonne, come recuperare?
Se di debiti si parla, oggi non trattiamo quelli monetari ma quelli legati al sonno. Le ore perse non si possono di certo recuperare ma possiamo fare qualcosa: compensare durante il giorno con un pisolino di 30 minuti dopo una notte passata in bianco.
Il recupero migliore sarà quello di andare a letto un’ora prima la sera successiva, ‘il debito’ di sonno sarà minore. Non consentitevi un pisolino prolungato, questo è un errore comune che può interferire con la qualità del sonno successivo e con il vostro ritmo circadiano.
Infatti, gli esperti affermano che il sonno deve rispettare il ritmo circadiano per essere di una qualità migliore. Ma procediamo con ordine: il corpo produce degli ormoni che favoriscono il sonno, come la melatonina prodotta principalmente durante la fine della giornata e la sera. Questo ci permette di dormire durante l’arrivo del buio. E non bisogna interferire con questo processo.
Un altro consiglio è quello di non andare a letto subito dopo aver consumato la cena e soprattutto non fare dei pasti abbondanti, piuttosto una passeggiata agevolerà l’arrivo del sonno e rilasserà le tensioni accumulate durante la giornata.
Quando poggerete la testa sul cuscino sarete tentati – quasi istintivamente – a prendere il cellulare in mano (e non sarà per vedere l’orario o per puntare la sveglia, diciamocelo), ecco, anche questa è un’abitudine errata, la luce del display attiva la vostra funzione cerebrale così da tardare l’arrivo del sonno.
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