Come sta andando la pandemia in Italia? Risponde il virologo Pregliasco
“I dati sono buoni. Sicuramente l’effetto dell’estensione della vaccinazione si fa vedere”, ma “rimane la preoccupazione per quello che potrebbe essere un colpo di coda nel prossimo futuro in funzione degli sbalzi termici, del lavoro in presenza e dell’attività scolastica che continua”.
Così all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano, commentando i dati del Monitoraggio settimanale sull’andamento di Covid-19, che indica un Rt stabile e un’incidenza dei contagi ancora in calo, nonché un’ulteriore riduzione dei tassi di occupazione in reparti ordinari e terapie intensive.
“Insomma – ha avvertito l’esperto – dobbiamo comunque immaginare per l’inverno uno scenario che potrebbe essere impegnativo e attrezzarci perché ci si renda capaci di gestirlo al meglio”.
E anche per quanto riguarda i comportamenti individuali, il virologo ha ricordato: “bisogna alzare un po’ la guardia e non considerare questa situazione come archiviata”.
Nel giorno in cui il ministro Renato Brunetta ha emanato il decreto che prevede per tutti gli statali lo stop allo smart working e il rientro in sede entro il 30 ottobre, Preghiasco ha rimarcato: “Niente abbracci tra colleghi”, anche se non ci si vede da prima della pandemia. Per il rientro in ufficio la parola d’ordine deve essere “attenzione”.
Il ritorno in presenza “è un passaggio necessario e lo si può fare – ha detto l’esperto . con la giusta responsabilità, mantenendo quel nuovo galateo che forse ci siamo un po’ dimenticati”.
Quindi, distanziamento, mascherina sempre sul viso e se si prende il caffè alla macchinetta “attenzione!”, ha avvertito Pregliasco: “Facciamolo, ma distanti almeno un metro; disinfettiamoci le mani prima di toccare la tastiera e, quando abbassiamo la mascherina solo il tempo necessario per bere il caffè, cerchiamo magari uno spazio all’aperto o comunque distanziato”.
“Attenzione – ha aggiunto il virologo – alla disinfezione del posto di lavoro, alla pulizia della tastiera e del mouse che, così come il telefono, sono elementi di rischio in caso di uso promiscuo”. Così come bisogna usare cautele “negli spazi di uso comune, nella gestione del bagno, delle maniglie, ma insomma sono cose – conclude ottimista – che abbiamo imparato”.
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