14enne morta dopo seconda dose di vaccino, i risultati dell’autopsia
Lesione encefalica tumorale di due centimetri. Questo è quanto emerso dall’autopsia eseguita sul corpo della ragazzina di 14 anni di Ruffano (Lecce), morta il 13 settembre scorso, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico di Bari, a distanza di poco più di un mese dalla somministrazione della seconda dose di vaccino anti-Covid in un hub della provincia di Lecce.
La ragazza era finita in coma per 26 giorni, a distanza di 48 ore dalla somministrazione, avvenuta il 17 agosto.
Tre gli indagati per omicidio colposo in ambito sanitario: il medico che ha somministrato la dose di vaccino e dei due che hanno sottoposto la 14enne ad accertamenti nell’ospedale di Tricase (Lecce), in seguito ai primi malesseri.
“A nostro avviso l’inoculazione del vaccino ha accelerato l’evento morte”, dice a LaPresse l’avvocato Pasquale Scorrano che rappresenta la famiglia della ragazza. “Ma per avere risposte certe sulla causa del decesso è necessario attendere il deposito dell’elaborato peritale non prima di 90 giorni. Resta da accertare se la massa tumorale sia benigna o maligna”.
Per gli esiti degli esami istologici, a fronte dei 60 giorni assegnati dal pubblico ministero titolare del fascicolo, il medico legale ha chiesto 90 giorni tenuto conto della complessità.
Stando a quanto evidenziato nell’esposto depositato dall’avvocato Scorrano, alla 14enne è stata somministrata la prima dose di vaccino Pfizer il 22 luglio e la seconda dose il 17 agosto a Casarano (Lecce).
Subito dopo la seconda dose, la ragazzina ha accusato malesseri e ha assunto una tachipirina, ma il 18 agosto ha iniziato a lamentare forti dolori all’occhio e un gonfiore alla palpebra destra.
I genitori l’hanno portata alla guardia medica e qui è stato suggerito il ricovero in ospedale, avvenuto il 19 agosto successivo, a Tricase (Lecce).
La 14enne è stata sottoposta a tac e sarebbe stata riscontrata una forma di tumore alla parte occipitale, per questo era stato chiesto un approfondimento, ma la ragazza è entrata in coma irreversibile e il 20 agosto è stata trasferita all’ospedale pediatrico di Bari dove i medici hanno diagnosticato una forma di meningite.