Virus di Marburg, primo caso in Africa, ha una mortalità dell’88%
Le autorità sanitarie della Guinea, in Africa, hanno confermato un decesso per il virus di Marburg, una febbre emorragica altamente infettiva simile all’Ebola. Lo ha affermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e ne parla il Guardian.
È la prima volta che la malattia mortale è stata identificata nell’Africa occidentale. Ci sono state 12 grandi epidemie di Marburg dal 1967, principalmente nell’Africa meridionale e orientale.
Il nuovo caso della Guinea è stato identificato per la prima volta la scorsa settimana, appena due mesi dopo che il Paese è stato dichiarato libero dall’Ebola a seguito di una breve riacutizzazione all’inizio di quest’anno che ha ucciso 12 persone.
Il paziente, che è morto, ha cercato di farsi curare in una clinica locale prima che le sue condizioni peggiorassero rapidamente. Così ha riportato l’OMS.
Gli analisti del laboratorio nazionale per la febbre emorragica della Guinea e l’Istituto Pasteur in Senegal hanno successivamente confermato la diagnosi di Marburg.
«Il potenziale per la diffusione del virus di Marburg in lungo e in largo significa che dobbiamo fermarlo», ha affermato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’OMS per l’Africa.
«Stiamo lavorando con le autorità sanitarie per attuare una risposta rapida che si basi sull’esperienza passata e sulla competenza della Guinea nella gestione dell’Ebola, che viene trasmessa in modo simile», ha aggiunto Moeti.
Sia il caso di Marburg che i casi di Ebola di quest’anno sono stati rilevati nel distretto di Gueckedou in Guinea, vicino al confine con la Liberia e la Costa d’Avorio. Anche i primi casi dell’epidemia di Ebola 2014-2016, la più grande della storia, provenivano dalla stessa regione della Guinea sud-orientale.
I tassi di mortalità dei casi di Marburg sono variati dal 24% all’88% nelle epidemie passate, a seconda del ceppo virale e della gestione dei casi, ha spiegato l’OMS, aggiungendo che la trasmissione è avvenuta attraverso il contatto con fluidi corporei e tessuti infetti.
Le epidemie di Marburg cominciano quando un animale infetto, come una scimmia o un pipistrello della frutta, trasmette il virus a un essere umano. Il virus si diffonde, quindi, da uomo a uomo tramite il contatto con i fluidi corporei di una persona infetta.
I sintomi comprendono mal di testa, vomito con sangue, dolori muscolari e sanguinamento attraverso vari orifizi.