C’è anche la variante delta plus del coronavirus, cosa si sa?
Il SARS-CoV-2, il coronavirus responsabile del Covid-19, muta continuamente. Questo processo naturale dà origine a varianti che continuano a mutare esse stesse.
In India le autorità sanitarie hanno annunciato l’identificazione di una nuova mutazione nella proteina S della variante Delta, chiamando questa forma «aumentata» con il nome Delta Plus.
La mutazione in questione è localizzata sul residuo 417 della proteina S dove una lisina ha lasciato il posto ad un’asparagina (K417N). Un cambiamento già presente nella variante Beta, originariamente rilevata in Sud Africa.
Per il momento la variante Delta Plus sembra circolare a bassa intensità negli stati di Kerala, Mahashrata e Madhya Pradesh dove è stata individuata in 40 campioni da Insacog, il consorzio di laboratori indiani che lavora sul coronavirus.
I dati scientifici su questa variante mutata del Delta sono scarsi e non ci permettono ancora di sapere se sia più contagiosa o più letale o se debba essere considerata anche una variante preoccupante. Le autorità sanitarie indiane, comunque, lo considerano già tale.
In Inghilterra, oltre il 90% dei contagi è causato dalla variante Delta. In Francia è ancora molto in minoranza, tranne nel dipartimento delle Landes dove sta cominciando a crescere. Aumentano i casi anche in Italia.