Una persona vaccinata può donare il sangue?
Nell’ultimo periodo sono circolate in rete e nei social notizie e video che affermano che alcune sacche dei donatori vaccinati vengono eliminate. Nulla di più falso, si tratta chiaramente di fake news e il Centro Nazionale Sangue smentisce prontamente.
Le persone vaccinate possono donare il sangue
Nessun problema per i donatori di sangue che intendono vaccinarsi o si sono già vaccinati. Il loro sangue raccolto nelle sacche non verrà eliminato ma preziosamente raccolto per essere utilizzato per le trasfusioni senza differenza con le altre.
Riportiamo integralmente le indicazioni riportate nel sito donailsangue.salute.gov.it che tengono conto di quanto disposto dalla normativa nazionale ed europea vigente in materia di medicina trasfusionale, dalle raccomandazioni contenute nella “Guide to the preparation, use and quality assurance of blood components” e dalle ultime indicazioni in materia dell’European Centre for Disease Prevention and Control.
L’indicazione che riguarda specificatamente i vaccini attualmente in uso in Italia per la campagna vaccinale anti-COVID-19 è la seguente:
- I soggetti asintomatici vaccinati con virus inattivati, vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti (ossia tutti i vaccini in uso in questo momento in Italia) possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 48 ore da ciascun episodio vaccinale. Quale misura precauzionale, i soggetti che abbiano sviluppato sintomi dopo la somministrazione del vaccino anti-SARS-CoV-2 possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 7 giorni dalla completa risoluzione dei sintomi.
“È molto grave diffondere false informazioni sulla donazione di sangue, specie alla vigilia di un periodo come quello estivo in cui storicamente si registrano carenze – sottolinea il direttore del Cns Vincenzo De Angelis -. Non c’è nessuna differenza tra il sangue dei vaccinati e quello dei non vaccinati, entrambi salvano vite ogni giorno, e anzi ci auguriamo che siano sempre di più i donatori immunizzati, sarebbe un segno ulteriore dei progressi nella lotta al virus”.