Intolleranza alle uova, come riconoscerla e come affrontarla
- C’è una differenza tra intolleranza e allergia.
- L’intolleranza alle uova può essere diagnosticata tramite dei test che attestano un aumento dei livelli d’infiammazione nell’organismo.
- In caso di diagnosi d’intolleranza alle uova, ci sono degli alimenti sostitutivi che è possibile inserire nella propria dieta alimentare.
Intolleranza alle uova: riconoscerla attraverso i sintomi e i test specifici
Tutti noi italiani conosciamo le uova e i diversi modi di prepararle ma non faremo una disquisizione sulle varie ricette perché ci si può sbizzarrire davvero in tanti modi (omelette, frittate, uova ripiene, crocchette, pancake salati, etc.), piuttosto vi aiuteremo a capire se avete un’intolleranza alle uova.
Prima di procedere vogliamo subito parlare di una differenza essenziale tra intolleranza e allergia: nel primo caso si ha una reazione di tipo infiammatoria a carico dell’apparato gastrointestinale, nel secondo caso invece è il sistema immunitario ad essere coinvolto e può manifestarsi anche con reazioni gravi e mortali come l’anafilassi.
Trattandosi di un’intolleranza, ci sarà un’incapacità nel digerire e metabolizzare il cibo, in questo caso sarà manifesto un aumento delle citochine (piccole glicoproteine) data dalla reazione infiammatoria: è l’albume a creare maggiori sensibilità all’alimento.
In caso d’intolleranza potresti avvertire i seguenti sintomi:
- dolori di pancia.
- Dissenteria e vomito.
- Difficoltà digestive.
- Dermatite e orticaria.
- Stanchezza e debolezza.
Un malessere generale che può compromettere ogni attività di vita quotidiana e il mal di testa potrebbe non darti tregua.
Il primo passo da compiere è quello di recarsi da uno specialista per la diagnosi, successivamente sarà necessario escludere dalla propria dieta l’uovo per un certo periodo di tempo.
Per essere certi di eseguire adeguatamente la sua eliminazione, è raccomandato leggere gli ingredienti delle confezioni in quanto l’uovo potrebbe essere presente anche sotto forma di additivo (lecitina, lisozima e albumina).
Sottoponendosi al test Recaller sarà possibile – inoltre – valutare il livello d’infiammazione presente nell’organismo e il relativo profilo alimentare, verranno identificati gli anticorpi BAFF e PAF.
Come affrontare la diagnosi d’intolleranza
Non sarà facile rinunciare alle uova e a tutti i cibi che le contengono, questo atto di rinuncia potrebbe durare per un tempo limitato fino alla loro graduale reintroduzione, tuttavia – nel frattempo – potresti sostituire le uova con:
- mezza banana schiacciata.
- 3 cucchiai di burro di arachidi.
- 4 cucchiai di polpa di mele cotte.
- 2 cucchiai di semi di lino macinati, mescolati con 3 cucchiai di acqua e lasciati riposare un’ora.
- Yogurt intero circa 70 grammi.
- 2 cucchiai di farina di ceci sciolti in 3 cucchiai di acqua.
- 1 cucchiaio di agar agar sciolto in 1 cucchiaio di acqua.
- 1 cucchiaio di semi di chia lasciati a mollo in 1 bicchiere di acqua per circa 30 minuti o comunque fino all’ottenimento di una sorta di gelatina.