Com’è la relazione con un narcisista? Cosa si aspetta da te?
- Esiste un narcisismo sano che rivela l’amore per se stessi, l’altro tipo è patologico.
- Il narcisismo – quando è un disturbo – può essere di due tipi: overt e covert.
- Con il narcisista s’instaura una relazione di dipendenza affettiva che puoi vincere con l’aiuto di una psicoterapeuta e la lettura di libri che ti supportano. Qualche consiglio utile per te in questo articolo.
Le difficoltà che s’incontrano nel vivere una relazione con un narcisista non sono poche e quasi certamente andranno a minare la tua autostima, il tuo bisogno d’amore e di attenzione. Il suo egoismo ed l’egocentrismo faranno da cornice alla vostra storia.
Vivere l’incastro amoroso con un narcisista: chi è e cosa si aspetta da te
Non è certo una novità sentire parlare di narcisismo, c’è n’è un tipo sano che stabilisce l’amore verso se stessi e poi c’è quello patologico, un vero e proprio disturbo che mette a repentaglio l’incontro intimo con l’altro.
“Io sono” è la parola che meglio si addice al narcisista, Paul Wink parla delle due facce del narcisismo:
- overt, colui che manifesta la sua superiorità rispetto agli altri mettendosi al centro dell’attenzione.
- covert, colui che apparentemente è remissivo e con una scarsa autostima.
In fondo, sono due facce della stessa medaglia, il bisogno di nutrimento emotivo e approvazione sono indispensabili per la sopravvivenza che nasconde la loro profonda ferita e fragilità.
Al narcisista overt ogni cosa è dovuta, saranno inutili gli ‘sforzi’ che farai per farlo sentire importante, vorrà sempre di più e non entrerà mai in contatto con le tue emozioni e i tuoi bisogni per una mancanza di empatia. Sarai uno strumento per raggiungere i suoi scopi, un’anima da cui ‘prendere’ ammirazione e apprezzamento. Non vivrà di sensi di colpa o di rimorsi.
Il narcisista covert appare vulnerabile, con una scarsa autostima e una costante paura del fallimento. Potrebbe esplodere, come l’overt, in crisi di rabbia e aggressività (fisica o verbale) per finire in uno stato depressivo. Non vorrebbe mai essere svalutato o rifiutato, rimugina su quello che gli viene detto o su quello che gli accade durante il giorno. Il senso di grandiosità? Presente ma – al contrario del narcisista overt – non riesce a farlo emergere.
Il suo essere remissivo nasconde la manipolazione, facendo all’altro ciò che desidera ed è proprio questo il punto di partenza, all’inizio, la storia con un narcisista, sembra essere perfetta quasi idilliaca: è sicuro di sé, attraente, affascinante ma, come afferma la criminologa Mammoliti:
“Il narcisista manipola, quindi pensa sempre, anche nella relazione, di ottenere vantaggi propri, che si concretizzano in una vampirizzazione energetica. I narcisisti prendono tutto e all’altro non danno niente, anzi continuano a pretendere di essere ascoltati, seguiti, assecondati in tutto e per tutto. Alla prima ‘disconferma’ provano un’eccessiva permalosità che li porta al ritiro. Più precisamente, quando non sono assecondati si ritirano in se stessi e scartano il soggetto che è nella relazione.”.
Tu, nella relazione con un narcisista, tenderai a giustificarlo in tutto: non mancheranno il suo controllo sulla relazione, ne le bugie. Tu non esisterai più, la tua mente diventerà centrata su di lui e i suoi bisogni dimenticandoti di te stessa, arrivando in una fase della storia in cui ti accorgerai di avere bisogno di aiuto perché invischiata in una relazione di dipendenza affettiva in cui le ripercussioni sulla salute sono molteplici.
Puoi approfondire il tema della dipendenza affettiva e riappropriarti del tuo ‘diritto ad essere io’ leggendo il breve ma efficace libro “Vincere la dipendenza affettiva, una guida pratica” delle psicoterapeute Chiara Muscarà e Angelica Pisa, troverai delle strategie e degli esercizi giornalieri utili.
Il libro è disponibile qui: