Quante persone vanno vaccinate per tornare alla vita di tutti i giorni?
- Un ritorno alla normalità sarà possibile?
- Molti – tra cui anche Bill Gates – hanno fatto delle previsioni. Adesso è l’Istituto Pasteur francese a dare delle risposte definitive.
- Dovrebbe esserci un’immunizzazione del 90% della popolazione adulta, non dimenticando le fasce d’età più giovani. Vi spieghiamo nel dettaglio.
Mentre la campagna vaccinale continua, molti si chiedono quando finirà questa crisi sanitaria per tornare alla normalità.
Vaccino anti Covid-19: promette un ritorno alla normalità?
Una domanda che tutti ci facciamo è: quando ritorneremo alla normalità?
Nel bel mezzo della campagna vaccinale – tra stop, rallentamenti e riprese – restiamo tutti con il fiato sospeso nella speranza di assaporare quella boccata d’aria che ha il sapore di libertà: andare a bere un drink con gli amici, partecipare a delle feste organizzate che siano in un locale o in una casa, muoversi liberamente senza più indossare la mascherina, abbracciare gli amici più cari, stare vicini senza il timore di contrarre il virus SARS-CoV-2.
Gli esperti cosa dicono? Dall’Istituto Pasteur le risposte sono definitive.
Dall’inizio della pandemia Covid-19, scienziati ed esperti di ogni tipo hanno fatto le loro previsioni.
Bill Gates parla di un ritorno alla vita normale nel 2022, altri erano più ottimisti citando l’estate del 2021, nonostante il rischio di una ripresa epidemica in autunno. Questa volta, l’Institut Pasteur ha condiviso le sue previsioni.
Infatti, i ricercatori della fondazione francese hanno sviluppato modelli matematici per studiare come la vaccinazione potrebbe avere un impatto sulle dinamiche dell’epidemia. I risultati, condivisi sul sito dell’Institut Pasteur, sono definitivi.
“Se la campagna di vaccinazione si concentra solo sulla popolazione adulta, oltre il 90% degli adulti dovrebbe essere vaccinato per prendere in considerazione un completo allentamento delle misure di controllo“.
Il 90% degli adulti dovrebbe quindi essere vaccinato entro settembre per non dover affrontare nuove misure di frenata in autunno. Come promemoria, il governo vuole vaccinare 30 milioni di persone entro la metà di giugno, che rimane leggermente al di sotto dei numeri presentati dall’Institut Pasteur.
Ma c’è una buona ragione per cui il tasso di vaccinazione menzionato è volutamente alto. Infatti, nella misura in cui la campagna di vaccinazione è rivolta quasi esclusivamente alla popolazione adulta, è necessario prestare attenzione alla circolazione del virus tra i più giovani.
Un nuovo problema da gestire che potrebbe essere evitato vaccinando la quasi totalità degli adulti o vaccinando una parte significativa dei più piccoli.
“Questi alti livelli sono spiegati dal fatto che se vengono vaccinati solo gli adulti, è ancora prevista una grande epidemia nei bambini, contribuendo all’infezione di genitori e nonni non protetti. Se viene dimostrato che i vaccini sono sicuri nei bambini e riducono efficacemente la suscettibilità in questa popolazione, l’immunizzazione del 60-69% degli 0-64enni e del 90% degli over 65 potrebbe consentire un completo allentamento delle misure di controllo“.
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