Salsiccia richiamata dai supermercati, rischio salmonella, ecco quale
Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari per rischio microbiologico è stato lanciato dal Ministero della Salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza e al richiamo di prodotti alimentari da parte degli operatori.
Questa volta il ritiro dagli scaffali dei negozi riguarda un lotto di salsiccia sfusa o insaccata in tubo a causa della possibile presenza di salmonella nel prodotto.
Nel dettaglio, come recita l’avviso di richiamo, il ritiro riguarda il lotto di SALSICCIA SFUSA, SALSICCIA MIGNON SFUSA, SALSICCIA PICCANTE SFUSA, SALSICCIA PASTIN numero 21072 prodotto dalla ditta SALUMIFICIO COLETTI PIERINO & C. SNC. con sede in via INZANO, 16 – 33030 FORGARIA NEL FRIULI, nella provincia di Udine (marchio di identificazione CE IT 9 175 L).
Si tratta di un prodotto venduto sfuso o insaccato da kg 3 circa con data di scadenza o termine ultimo di conservazione fissato al 21/03/2021. Come spiega l’avviso, il lotto di salsiccia interessato dal richiamo non deve essere consumato in alcun modo ma riportato al punto vendita di acquisto dove sarà stoccato.
Sarà cura del produttore ritirare il prodotto e trattarlo ai sensi del regolamento comunitario. La scelta di richiamare il loto di salsiccia è scattato a seguito di controlli a campione che hanno rilevato la presenza di salmonella in una unità su cinque unità campionarie.
La salmonella è uno degli agenti batterici più comuni nei casi di infezioni trasmesse da alimenti e può dare vita alla salmonellosi. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati). La salmonellosi quindi viene trasmessa attraverso l’ingestione di questi cibi o bevande contaminate o per contatto ed è responsabile soprattutto di infezioni gastrointestinali che possono portare a sintomi come vomito, diarrea e dolore addominale.
Per precauzione, Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, raccomanda di non consumare la salsiccia con il numero di lotto segnalato e restituirla al punto vendita. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.