Morta da 10 giorni, donna partorisce feto (senza vita)
Una donna sudafricana deceduta per insufficienze respiratorie a distanza di dieci giorni dalla sua tragica morte ha di nuovo gettato indirettamente la sua famiglia in un secondo lutto.
Una donna sudafricana deceduta per insufficienze respiratorie a distanza di dieci giorni dalla sua tragica morte ha di nuovo gettato indirettamente la sua famiglia in un secondo lutto.
Il giorno prima del suo funerale, i dipendenti delle pompe funebri hanno scoperto il corpo senza vita di un feto espulso tra le gambe della defunta.
“Il bambino era morto. Eravamo così scioccati e spaventati che non abbiamo neanche guardato per vedere di che sesso fosse“, così il responsabile dell’agenzia funebre citato dal giornale britannico Daily Mail.
“Lavoro in questo settore da oltre vent’anni, ma non ho mai sentito parlare di una donna morta che partorisce un bambino“. Ovviamente gli esperti si sono immediatamente interrogati sull’evento ma hanno potuto solo speculare sulla causa esatta.
È probabile che l’incidente sia frutto di un evento molto raro, noto come nascita della bara.
Poiché all’interno di una bara non c’è praticamente ossigeno, i cadaveri non si decompongono ma cominciano a marcire.
I gas risultanti possono generare una pressione così alta da fare espellere un feto dall’utero.
“Alla fine anche fenomeni apparentemente inspiegabili – rileva Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti – possono essere chiariti applicando le leggi della fisica, tuttavia rimane pur sempre uno di quei casi che fa comprendere come in rete viaggino notizie che appaiono stupefacenti, ma che lasciano inevitabilmente alle spalle i veri drammi della gente come quello della morte di una giovane madre e del suo bambino“.