Quali sono i 7 campanelli d’allarme del tumore al pancreas?
Quando si parla del tumore al pancreas si tratta di discutere del ‘big killer’ dei tumori. Perché? Scopriamolo insieme e soprattutto i suoi campanelli d’allarme nel corpo.
Tumore al Pancreas: il ‘big killer’
Solamente nel 2019 se ne contano 13.500 casi in Italia, numeri non sottovalutabili – se non in aumento – così come i decessi. Purtroppo tre quarti dei malati sono destinati a morire entro un anno dalla diagnosi.
Eccone spiegato l’appellativo anglosassone.
Il tumore al pancreas può essere definito ‘imprevedibile’; un organo situato nell’addome, è una ghiandola fondamentale che produce l’insulina e altri enzimi importanti per la digestione. In mancanza di questi, ne deriva uno scompenso non indifferente.
Il tumore al pancreas si sviluppa spesso senza dei sintomi particolarmente ‘visibili’ o ‘tangibili’. Vi sono diversi tipi di tumore del pancreas, il più comune è l’adenocarcinoma ovvero il ‘killer silenzioso’ che cresce e si diffonde rapidamente tra i dotti che trasportano gli enzimi digestivi.
Nonostante la diagnosi precoce sia difficile perché i sintomi solitamente emergono in stato avanzato, si possono scorgere dei campanelli d’allarme, o almeno, quelli che possono permettere di prevenire in tempo questo tipo di tumore aggressivo.
- Fate attenzione se sono ricorrenti i disturbi all’apparato digerente.
- Avvertite dolore alla schiena o all’altezza dello stomaco (di solito la notte).
- Pesandovi notate un ineccepibile perdita di peso.
- Si presenta ittero improvviso senza dolori e prurito.
- Urine di colore giallo o arancione scuro e feci di colore chiaro (sintomo di ostruzione delle vie biliari).
- Nausea, vomito.
- Improvvisa comparsa di diabete.
Possono esservi dei fattori di rischio quali: il fumo, l’eccesso di grassi alimentari di origine animale così come la pancreatite cronica non-ereditaria, il diabete mellito e alcune sindromi familiari come quella di Lynch. Ma anche l’età (i più a rischio sono i 60 enni), il sovrappeso, l’obesità.
Prevenzione è un termine un po’ ‘lontano’ da utilizzare per il tumore al pancreas ma di certo si può parlare di astensione dal fumo e di una dieta sana ed equilibrata.
Ma una Risonanza Magnetica con frequenza annuale, sarebbe l’esame che permetterebbe di ‘trovare’ lesioni tumorali piccole pre-invasive nella popolazione a rischio.
Nonostante quella descritta, ci sono anche altre le tecnologie in uso per la valutazione del tumore al pancreas, quali: l’ecotomografia (la prima indagine addominale), la TAC (con mezzo di contrasto valuta diagnosi e stadiazione), Ecoendoscopia (sfrutta un endoscopio per ottenere delle immagini dettagliate dell’organo), Tomografia ad Emissione di Positroni (PET, serve per il completamento diagnostico dell’adenocarcinoma).