Farmaci Antidepressivi, quali rischi per la salute? Gli effetti indisiderati
Soffrire di depressione non è mai una condizione da non prendere in considerazione soprattutto nei casi in cui il solo trattamento psicoterapico non basta.
Recarsi da uno psichiatra vuol dire ‘assicurarsi’ una cura centrata sul malessere tramite la somministrazione di farmaci antidepressivi.
Parlare di rischi e benefici vuol dire percorrere una linea sottile dove è opportuna un’adeguata conoscenza a ‘sostegno’ della scelta: assumerli o no?
Farmaci per la depressione, una panoramica
La depressione è un disturbo dell’umore che riveste il corpo di poche energie, di tristezza, di una visione della vita vuota e disperata: la perdita d’interesse sopraggiunge per tutte quelle attività che prima si ritenevano ‘degne di essere vissute’ con serenità.
S’inizia a prendere o perdere peso, la notte diventa un problema addormentarsi oppure il sonno è talmente tanto da voler passare la maggior parte della giornata in questo stato.
Lasciarsi trascinare dalle emozioni e dal fisico che ‘grida’ aiuto è facile.
Cadere nell’oblio del buio attorno è ancora più chiaro nonostante la mancanza di luce.
Accendere una speranza vuol dire recarsi da uno psicoterapeuta e nei casi più severi rivolgersi ad uno psichiatra che con molta probabilità indicherà un trattamento con gli antidepressivi.
Studi dimostrano che i farmaci antidepressivi sono solo ‘scarsamente efficaci’, meno del 50% dei pazienti sottoposti ad uno studio negli USA (2006) mostravano dei miglioramenti nella sintomatologia.
Perché? La depressione non è solamente lo squilibrio cerebrale di serotonina, sono tanti i fattori (sociali, psicologiche e biologiche) a determinare il disturbo.
Per il trattamento della depressione vengono utilizzati diversi farmaci antidepressivi:
- inibitori della Ricaptazione della Serotonina (SSRI, SNRI).
- Antidepressivi Atipici.
- Antidepressivi Triciclici (TCA).
- Inibitori delle Mono-Amino-Ossidasi (IMAO).
Questi aumentano i livelli di alcuni neurotrasmettitori specifici e possono essere utilizzati per il trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), il Distrbo d’Ansia generalizzato, il Disturbo Post-Traumatico da Stress (DPTS), Depressione moderata o grave o nel dolore cronico.
Tuttavia gli effetti indesiderati all’inizio della terapia sono presenti e come tali devono essere osservati:
Per i SSRI e SNRI:
- Sensazione di agitazione, tremori e ansia.
- Indigestione e dolori allo stomaco.
- Diarrea e costipazione.
- Perdita di appetito.
- Vertigini.
- Insonnia o sonnolenza.
- Mal di testa.
- Diminuzione della libido.
- Difficoltà a raggiungere l’orgasmo o a ottenere un’erezione negli uomini.
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Per i TCA:
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- Bocca asciutta.
- Vista leggermente sfocata.
- Stitichezza e stipsi.
- Problemi urinari.
- Sonnolenza.
- Vertigini.
- Aumento di peso.
- Forte sudorazione.
- Problemi cardiaci.
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L’effetto non voluto più grave dato dai farmaci SSRI e SNRI è la sindrome serotinergica e si verifica in combinazione di un altro farmaco atto ad aumentare i livelli di serotoninca. Vediamo i sintomi:
- Confusione.
- Agitazione.
- Sudorazione.
- Tremori.
- Diarrea.
La sindrome serotinergica acuta invece presenta sintomi più importanti come febbre, convulsioni, aritmia e incoscienza.
Il diabete di tipo 2 è stato associato invece ad un uso prolungato di SSRI e TCA.
Nella cura con gli antidepressivi possono sorgere pensieri suicidi.
Per qualsiasi altra informazione leggere il foglietto illustrativo o rivolgersi al proprio psichiatra.