Disturbo Bipolare: cos’è, tipi, cause e trattamento
Un umore che varia, alternato a momenti di euforia e a momenti di profonda tristezza meglio definita come depressione. Sono anche le emozioni ad avere un andamento oscillatorio, come citava Schopenhauer: “la vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra dolore e noia, passando attraverso l’intervallo fugace e per di più illusorio del piacere e della gioia”.
Così si potrebbe pensare la vita di una persona affetta dal Disturbo Bipolare.
Disturbo bipolare, la vita che oscilla come un pendolo
Un’alternanza di emozioni, di sensazioni, di modi di percepire se stessi e la realtà è quella che caratterizza il Disturbo Bipolare o Sindrome Maniaco-Depressiva; come indicato dallo stesso nome, si parla di una vita che si muove sopra un’altalena che oscilla tra momenti maniacali e momenti depressivi: prima giù e poi su.
Le alterazioni dell’umore sono gravi perché gli sbalzi comprendono episodi maniacali/ipomaniacali e episodi depressivi. Facce della stessa medaglia, motivo per cui viene definita Bipolare.
Vengono definiti una serie di segni e sintomi caratteristici per cui il minimo comune denominatore è il cambiamento del tono dell’umore.
Ci si può chiedere se queste oscillazioni siano controllabili, in realtà sono incontrollabili, a volte vengono identificate delle ‘stranezze’ e un’eccessività.
Per queste ragioni non è molto difficile incorrere in stereotipi e pregiudizi. Le emozioni variano in maniera rapida in alcuni casi.
Il Disturbo Bipolare non è da sottovalutare in quanto può portare a delle gravi compromissioni della vita personale, sociale e lavorativa, non per ultimo si può incorrere a eventi di autolesionismo o suicidio per l’alta impulsività.
Dati statistici indicano che questo disturbo colpisce il 3% della popolazione. La sfera affettiva è altamente compromessa: la ‘perdita di equilibrio’ è costante e il soggetto affetto spesso non ne è consapevole ed è difficile da riconoscere.
Si distinguono 2 tipi di Disturbo Bipolare e il Disturbo Ciclotimico:
- Disturbo Bipolare di tipo I: alternanza di fasi maniacali e depressive o miste, oppure solamente la presenza di molti episodi maniacali. L’età media d’insorgenza è di 18 anni.Non c’è un tempo prestabilito dell’alternarsi delle due fasi.
- Disturbo bipolare di tipo II: la fase che più si riconosce e predomina è quella depressiva, gli episodi di mania sono meno preponderanti motivo per cui si parla di ‘ipomania’. L’età media d’insorgenza è di 22 anni.
- Disturbo Ciclotimico o ciclotimia: la durata minima è di due anni ed è caratterizzato da episodi ipomaniaco-depressivi.
La causa del Disturbo Bipolare non risulta ancora chiara ma molti studiosi la fanno risalire ad un insieme di fattori multifattoriali, sicuramente è dimostrata una familiarità. La base organica però è stata ben determinata.
Possono esserci dei fattori scatenanti come eventi molto stressanti, l’abuso di alcol, cambiamenti del ritmo sonno-veglia.
L’approccio al trattamento può essere di tipo sia psicoterapico che psichiatrico.
Nel primo caso lo psicoterapeuta ‘sosterrà’ il paziente nella consapevolezza di sé, delle dinamiche interne scatenanti e aiuterà il paziente a ridurre le oscillazioni tra mania e depressione.
Il trattamento psichiatrico potrà prevedere l’uso degli stabilizzatori dell’umore o antiepilettici, antipsicotici e antidepressivi. Nei momenti acuti potrà essere indicato il ricovero ospedaliero.