Emorroidi: cosa sono, sintomi, cause e rimedi
Una sensazione di bruciore, il dolore che t’infastidisce quando sei seduto, in bagno ti accorgi del sangue dall’ano, assumere alcune posizioni è diventato quasi insopportabile: le tue emorroidi sono infiammate. Forse il tuo regime alimentare non è adeguato oppure ti sei concesso più volte una cena al ristorante messicano e stai bevendo troppo caffè? Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono i rimedi.
Emorroidi: dalle cause ai rimedi
Quando si parla di emorroidi, comunemente si fa riferimento diretto al disturbo che colpisce almeno una volta nella vita il 90% delle persone.
Le emorroidi sono delle vere e proprie strutture vascolari nella parte terminale del retto che hanno la funzione di ‘aiutare’ il nostro organismo durante il contenimento delle feci (gas e liquidi) e anche durante l’evacuazione: sono come delle valvole morbide che si gonfiano e sgonfiano all’occorrenza.
Si può parlare di malattia emorroidaria (e non semplicemente di ‘emorroidi’ per indicarla) quando il tessuto emorroidario prolassa (fuoriesce dall’ano) o quando inizia a sanguinare o si forma un trombo dolente.
Non è una patologia da sottovalutare in quanto crea molto imbarazzo, lo stesso del sottoporsi alla visita specialistica: questo comporta il mantenere il disagio per sé.
A caratterizzare la malattia è il dolore (in caso di strozzamento) ma sono anche altri i sintomi:
- Sanguinamento.
- Prurito anale.
- Prolasso.
- Sensazione di bruciore.
- Senso di pesantezza a livello rettale.
Sono entrambi i sessi ad essere coinvolti soprattutto tra i 45 e i 65 anni e a seconda dello stadio del prolasso questa malattia si suddivide in 4 gradi:
- I grado: prolasso e dolori assenti, qualche probabilità di sanguinamento.
- II grado: il prolasso è limitato al momento della defecazione. Lieve protrusione.
- III grado: Emorroidi esterne che si lasciano reintrodurre nel canale anale.
- IV grado: Prolasso completo, presenza di muco. Le emorroidi esterne restano al di fuori dell’ano.
Ci sono delle cause predisponenti come la familiarità e patologie concomitanti (epatopatie croniche) ma anche dei determinanti che possono essere prevenuti ed evitati quali l’obesità, l’alimentazione scorretta, l’abuso di alcol/sigarette, condurre una vita sedentaria, praticare alcuni tipi di sport (equitazione, etc.), fare degli sforzi eccessivi ad esempio durante il lavoro.
La diagnosi viene posta tramite una visita proctologica che potrà limitarsi all’osservazione visiva oppure proseguire con un’esplorazione rettale digitale.
Vuoi sapere come curare le emorroidi? Adesso è il momento di capire quali possano essere i rimedi.
Solitamente gli approcci terapeutici sono di tipo conservativo e in casi estremi di tipo chirurgico.
Nel primo caso sarà consigliato l’assunzione dei FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei) oppure anestetici locali o farmaci corticosteroidi accostati ad un adeguato riposo ed una raccomandata dieta ricca di fibre e liquidi, evitando i cibi irritanti come:
- Caffè.
- Alcol e bibite gassate.
- Spezie.
- Cioccolato.
- Carni rosse e insaccati.
- Crostacei.
- Senape e salse speziate.
- Alimenti a base di pomodoro.
- Peperoni.
Nel secondo caso, se la malattia emorroidaria dovesse complicarsi ed avanzare di grado, potrebbe essere necessario un intervento di emorroidectomia tradizionale con l’asportazione delle emorroidi oppure l’emorroidopessi che mira a riposizionare le emorroidi all’interno del canale anale senza asportarle.
La madre di tutti i rimedi resta la prevenzione.
Prova a seguire una dieta equilibrata, coltiva la passione per lo sport o per l’attività all’aria aperta.
Prova a fare una lista della spesa di cibi salutari prima di recarti al supermercato e infine ricorda: acquista sempre a pancia piena!.