Covid-19, il viceministro Sileri: “I casi saliranno ma nessuna ansia”
Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, è intervenuto ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Secondo Walter Ricciardi serviranno due settimane per capire l’impatto della riapertura delle scuole. «Ha ragione Ricciardi. È lo stesso metodo che abbiamo usato per decidere se riaprire l’Italia. Le canoniche due settimane di osservazione sono necessarie per capire se ci sarà un rialzo dei contagi. Ma non dobbiamo preoccuparci se ci sarà un incremento di positivi, questo numero è destinato a salire. Quello che dobbiamo fare ora è il monitoraggio, che significa consentire una rapida diagnosi e procedere spegnendo il focolaio che potrebbe derivare dal positivo. Finché ci sarà una risalita dei contagi che non incide in maniera eccessiva sul servizio sanitario nazionale la situazione sara’ sotto controllo. È un passaggio del virus controllato. La bravura sarà nel gestirli, limitando i focolai e le quarantene».
Sul vaccino antinfluenzale. «I vaccini ci sono, non credo ci sarà un problema di carenza di vaccino. Le misure che stiamo attuando per proteggerci dal coronavirus, sono le stesse che si usano per proteggersi dalla normale influenza. Io credo che queste misure influiranno anche sulla diffusione dell’influenza. Dobbiamo far sì che gli anziani, il personale sanitario, le persone più a rischio abbiano a disposizione il vaccino antinfluenzale, per fare una diagnosi più semplice».
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