Carenza di ferro: cos’è, sintomi, cause e rimedi
Soffri di stanchezza, hai difficoltà nella concentrazione, quando ti guardi allo specchio noti del pallore ed una perdita di capelli. L’anemia da carenza di ferro è una delle problematiche molto diffuse che compromette la lucidità e la forza fisica per svolgere le normali attività quotidiane.
Forse la tua dieta alimentare non è adeguata o il tuo ciclo mestruale è emorragico? Vediamo insieme cosa comporta la perdita di questo minerale essenziale.
Carenza di ferro e anemia
La carenza di ferro comporta la compromissione del trasporto di ossigeno nel sangue generando l’anemia sideropenica contraddistinta da stanchezza: una patologia molto diffusa che colpisce un miliardo e mezzo di persone di tutte le fasce di età.
Questa carenza avviene progressivamente e a fasi, in un primo momento è impercettibile perché le riserve vengono “prese” dal midollo osseo, successivamente dagli alimenti fino a deprivare i globuli rossi dando vita all’anemia.
Il senso di affaticamento è costante, le energie sembrano ritirarsi e subentrare la sonnolenza nonostante un adeguato riposo notturno.
Nonostante lo sforzo fisico sia stato minimo ad apparire è una tachicardia e mancanza di respiro, normale durante l’attività fisica.
Uno sguardo al corpo e ti accorgi di avere le unghie e i capelli fragili che si spezzano facilmente.
Ti guardi allo specchio e noti il pallore in viso e nella pelle. In caso di sintomo sporadico non è da intendersi come allarme anemia, anche un abbassamento della pressione può esserne la causa.
Portando l’attenzione alla tua bocca ti accorgi di averla secca: inizia col bere molta acqua durante il giorno.
I dolori addominali e i crampi possono rientrare tra i sintomi da anemia, se conclamata, non allarmarsi al sorgere di questi fastidi.
Occhi e anemia: la tonalità giallognola si evidenzia in caso di questo malessere anche sulla pelle – oltre che negli occhi – e le urine possono essere di colore marrone o rosso.
Dopotutto, nonostante quelli rappresentati siano i sintomi d’anemia, è bene consultare il medico in caso di un malessere progressivo e continuato.
La domanda che ci si pone è: quali sono le cause?
Possono essere diverse, esploriamole insieme:
- Sanguinamenti prolungati ed emorragie.
- Problemi nell’assorbimento di ferro (come nel caso della celiachia).
- Un inadeguato apporto di ferro nell’alimentazione.
- Gravidanza e allattamento.
- Patologie concomitanti.
- Interventi chirurgici (all’intestino).
Rimedi
Intanto potrebbe essere una buona idea iniziare ad integrare il ferro tramite un suo apporto alimentare costante, cambiare il cibo a tavola potrebbe rinvigorire.
Tra gli alimenti ricchi di ferro, da poter mangiare a breve nel periodo invernale, ci sono:
- Le lenticchie (un’idea culinaria potrebbe essere una zuppa di lenticchie o una minestra).
- I ceci (anche in questo caso una zuppa o delle polpette di ceci, un hummus da spalmare, degli hamburger).
- I fagioli (in una minestra con le verdure).
- Il cioccolato.
- Gli spinaci (contengono il ferro in piccole quantità).
Sotto consiglio medico potreste anche integrare il ferro con degli integratori alimentari accostati all’assunzione di vitamina C che migliora il suo assorbimento.