Sindrome dell’ovaio policistico: cos’è, sintomi, cause e trattamento
Spesso si ricorre alla pillola contraccettiva in età giovane per ovviare all’irregolarità del flusso mestruale o alla sua assenza, per alleviare i sintomi causati dalla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). A preoccupare, però, non è solamente il malessere sentito quanto il pensare che questa sindrome possa influire sulla fertilità. Cerchiamo di comprendere meglio.
Sindrome dell’ovaio policistico e infertilità
Per sindrome dell’ovaio policistico s’intende un ingrossamento delle ovaie che si presentano colme di cisti ovariche.
A caratterizzare questo quadro clinico è la presenza di un’iperproduzione di androgeni (fisiologicamente, questo non è un esclusivo ormone maschile ma anche femminile).
Prima dei 20 anni alcuni sintomi possono essere scambiati per la sindrome dell’ovaio policistico.
Tuttavia, a presentarsi è una condizione spesso sovrastimata: dal menarca – la prima mestruazione – passano circa 5 anni prima che i cicli mestruali si regolarizzino e con essi anche il sistema ormonale fisiologicamente preposto.
Se hai meno di 20 anni, attendi prima di giungere a delle conclusioni affrettate, sarà la visita ginecologica esperta a porre la giusta diagnosi.
Questa patologia si evidenzia per la presenza di alcuni sintomi, come evidenziato sul sito del Ministero della Salute:
- Disturbi mestruali (assenza di mestruazioni per molto tempo, cicli scarsi o prolungati, mestruazioni irregolari).
- Alopecia androgenetica (acne – iperproduzione di sebo – e calvizie di tipo maschile).
- Irsutismo (eccesso di peluria sul viso e sul corpo).
- Anovularietà (assenza di ovulazione).
I cicli possono durare davvero a lungo, anche oltre i 35 giorni o essere molto brevi, inferiori ai 21.
Parliamo di un’alterazione del metabolismo che può compromettere anche la forma fisica: aumentare di peso è più facile.
Infatti, studi hanno evidenziato come questa sindrome sia molto presente tra le donne obese o in sovrappeso e che circa il 70% di esse presenta irsutismo.
Una possibile trattamento è l’assunzione dell’inositolo, un integratore vitaminico che regola il metabolismo.
Per qualsiasi altra cura personalizzata ed specialistica rivolgersi al proprio ginecologo.
Quello dell’infertilità è un possibile problema di certo rilevante ma che può essere trattato. Infatti, se stai cercando di avere un figlio e l’anovularietà è il problema, il ginecologo può procedere all’induzione dell’ovulazione (possono essere prescritti diversi tipi di terapie).
La causa di questa condizione non è ancora conosciuta, si pensa che ci siano differenti fattori correlati quali: genetici, ambientali e dello stile di vita individuale; le donne con la sindrome dell’ovaio policistico hanno un’alta probabilità di incorrere nel diabete, a tal proposito la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica consiglia di:
- Abolire il fumo.
- Eliminare gli alcolici.
- Limitare l’assunzione di grassi e zuccheri semplici (dolci, bibite, etc.).
- Aumentare il consumo di frutta, verdura, legumi, cereali integrali e altri alimenti ricchi di fibra.
Pertanto è necessario fare attenzione alle proprie abitudini alimentari fin dalla giovane età.