Artrosi: cos’è, sintomi, cause, come combatterla?
L’artrosi è una condizione patologica che si presenta in maniera preponderante dopo i 40 anni: i problemi relegati alla cartilagine articolare si fanno sentire come il tempo che scorre. Questa malattia reumatica colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Come combatterla?
Artrosi: cos’è, sintomi, cause, come combatterla?
Come riportato sul sito del Ministero della Salute, “L’artrosi è un’alterazione degenerativa di un’articolazione nel suo complesso, caratterizzata da lesioni progressive della cartilagine articolare e dell’osso sottostante che provoca un grado variabile di limitazione funzionale e ha un impatto negativo sulla qualità della vita”.
L’artrosi è una condizione patologica che non può essere sottovalutata considerando che rappresenta una delle cause di dolore cronico, un sintomo invalidante. Si stima che circa il 3% della popolazione incorra a delle limitazioni lavorative date dalla progressione di questa alterazione degenerativa.
Le cause non sono note per questo viene definita “idiopatica” ma conosciuti invece ne sono i sintomi:
- Dolore.
- Rigidità.
- Limiti articolari.
Il dolore è percepibile soprattutto durante le attività, si attenua a riposo ma può essere sentito maggiormente durante la sera.
Oltre a compromettere il benessere psichico e fisico, l’artrosi può coinvolgere anche le mani instaurando delle deformazioni, dei noduli dolorosi che danneggiano anche i tratti estetici.
Una disabilità che mina diverse aree e aspetti della propria vita.
A chi rivolgersi?
Una visita reumatologica è indicata per porre una diagnosi accurata.
Tramite un esame obiettivo il medico valuterà le deformazioni, le articolazioni, la presenza di dolore, i limiti articolari durante i movimenti.
Se necessario proseguirà alla prescrizione delle indagini radiologiche.
Giungere ad una diagnosi non è d’immediata fattibilità, piuttosto sarà avviata una valutazione ad “esclusione”.
Possibilità di trattamento
Ad oggi non esiste una cura conclamata se non degli approcci di “sostegno” e riduzione del dolore.
In base alla gravità e alla localizzazione del malessere potrà essere indicato un trattamento differente.
Ad ogni modo, i protocolli indicano una terapia principale analgesica.
Gli antidolorifici in alcune circostanze possono essere assunti in caso di necessità, al bisogno.
Potrebbe essere consigliato un’infiltrazione di acido ialuronico localizzata nell’articolazione d’interesse.
C’è anche la presenza d’infiammazione?
È possibile assumere corticosteroidi.
Solamente nei casi in cui nessuna di queste soluzioni appare risolutiva potrebbe essere necessario ricorrere a delle protesi articolari (sostituzione dell’articolazione danneggiata con una nuova tramite intervengo chirurgico, viene ideata da ortopedici e ingegneri biomeccanici).
Queste indicazioni non sostituiscono quelle specialistiche, per ogni informazione è consigliato rivolgersi al proprio medico di fiducia.