Smettere di fumare con il metodo mindfulness: lo conosci?
La scelta d’iniziare a fumare è stata libera, non vincolata da nessuna volontà altrui. Iniziare è stato semplice, una sigaretta dopo l’altra sempre con un tempo più ravvicinato ed una sensazione di piacere maggiore. Smettere di fumare no, non è così facile per te, non lo percepisci in questo modo, eppure approcciarti alla Mindfulness (pratica della consapevolezza) potrebbe esserti di aiuto.
Fumo di sigaretta, una dipendenza
S’inizia per semplice curiosità o spirito di appartenenza al “gruppo” tuttavia – nonostante le rilevanti morti causate dal fumo di sigaretta – il 25% della popolazione italiana ne risulta dipendente.
“Dipendenza” è la parola esatta. Nonostante sia un termine utilizzato molte volte per fare riferimento alle droghe, risulta essere calzante anche in questo caso. Perché? Il fumo di sigaretta determina assuefazione e provoca disturbi fisici e psicologici in caso di mancanza. Anche se non ne sei ancora consapevole, hai bisogno di aiuto.
La dipendenza dal fumo di sigaretta compromette tutto l’intero essere, soddisfacendo più bisogni contemporaneamente dunque è forse indicato avvicinarsi ad un approccio olistico per liberarsi dal fumo addosso e dentro al corpo, la mente e lo spirito?
Mindfulness per dire “no” al fumo di sigaretta
Passare molto tempo nel concentrarsi a lavoro con una consapevolezza acquisita nel tempo, è una pratica quotidiana che diventa quasi automatica. Così com’è automatico il gesto del “prendere la sigaretta e aspirare”. Quanto tempo invece è speso nel capire sé stessi, il proprio mondo interiore, i propri veri bisogni?
La Mindfulness, la pratica della consapevolezza, mira proprio a questo: a fermarsi nel “qui ed ora”, nel momento presente tramite la concentrazione così da apportare poi un grande benessere psico-fisico.
Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, scienziato e teorico del protocollo MBSR, Mindfulness – infatti – significa “Porre attenzione in un modo particolarmente intenzionale nel momento presente e in modo non giudicante.” (114, p.63).
Per sostenere l’attenzione si utilizzano:
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Il corpo (prestando attenzione al respiro).
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Le percezioni dei sensi (tutto ciò che percepisci in te e al di fuori di te).
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Le emozioni (come la rabbia, la gioia, il desiderio, etc.).
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Gli oggetti della mente.
La meditazione seduta
Come iniziare a coltivare l’attenzione consapevole e interrogarsi sulla propria dipendenza dal fumo di sigaretta?
Tramite il respiro.
Siediti, concentrati sull’aria che entra ed esce dalle narici.
Poni l’attenzione al tuo respiro durante l’inspirazione e l’espirazione.
Resta lì, momento per momento e quando la tua mente inizierà a vagare, riporta il l’attenzione al respiro con delicatezza, gentilezza e pazienza, senza giudizio. Continua per pochi minuti.
Tramite la Mindfulness potrai renderti conto della connessione tra stimolo e desiderio per la sigaretta e scegliere di smettere di fumare.
Puoi porti delle domande:
Cosa mi spinge nel “loop” della dipendenza dal fumo?
Cosa provo? Quali sono le sensazioni che mi attraversano?
Quanto lo desidero? Perché?
Cosa succede se non lo soddisfo?
Diceva Viktor E. Frankl – neurologo e psichiatra del ‘900 -: “Tra stimolo e la risposta c’è uno spazio. In quello spazio si trova il nostro potere di scegliere la nostra risposta. Nella nostra risposta risiedono la nostra crescita e la nostra libertà.”.