Diarrea, quali cibi mangiare e quali evitare
Sono 3 giorni che il tuo corpo reagisce con la diarrea a fattori scatenanti come l’ansia, intolleranze alimentari o altri disturbi, con un’evacuazione liquida costante e non sai quali cibi evitare o preferire? Dei pratici consigli e rimedi potranno attenuare il tuo malessere e permetterti la ripresa delle tue attività giornaliere.
Diarrea: cos’è e cause
Il primo esame universitario, l’appuntamento con la ragazza dagli occhi chiari che aumenta nel tuo corpo l’ossitocina e l’adrenalina, la tazza di latte con caramello nel tuo locale preferito, la presenza di celiachia o di un altro disturbo ti hanno causato un’evacuazione continua di feci liquide o semiliquide? Sei davanti alla manifestazione di un sintomo specifico: la diarrea.
Esattamente, per diarrea s’intende un disturbo dell’intestino che si presenta con almeno l’emissione di 3 scariche al dì di feci liquide o semiliquide.
Le feci molto liquide si fanno risalire ad un’eccessiva attività peristaltica (onde che “spingono” il bolo alimentare) che fisiologicamente si presenta come una contrazione ordinata e coordinata dell’intestino, anche in segmenti dell’apparato digerente, contribuendo alla sua motilità.
In breve, la motilità all’interno dell’apparato digerente:
- Nella bocca avviene la masticazione ed anche la deglutizione, attività volontarie.
- Nello stomaco avvengono un mescolamento e una spinta del cibo per peristalsi.
- Nell’intestino tenue continuano il mescolamento e la propulsione per peristalsi.
- Nell’intestino crasso avviene un mescolamento e un movimento di massa per propulsione.
Avrete notato come l’attività peristaltica (involontaria) nel nostro corpo contribuisca alla corretta digestione e assorbimento del cibo immesso nell’organismo.
La diarrea può essere dovuta a differenti cause:
- Ansia (comporta una “scarica adrenalinica”).
- Infezioni e parassitosi a carico dell’intestino.
- Infiammazione intestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn).
- Intolleranze alimentari (come al lattosio) o allergie.
- Influenza intestinale.
- Cause endocrine (ipertiroidismo, diabete).
- Farmaci.
Oltre alla classica manifestazione descritta possono essere presenti altri sintomi, quali:
- Sangue nelle feci.
- Crampi addominali.
- Dolore alla regione addominale.
- Febbre.
A questo punto i campanelli d’allarme potrebbero essere accesi: la diarrea molte volte si risolve in pochi giorni.
Nel caso di prolungato disturbo, accompagnato anche da altri sintomi, è raccomandato recarsi dal proprio medico di fiducia che effettuerà una corretta diagnosi.
Come affrontarla? Quali cibi evitare e quali preferire?
La prima cosa da fare è bere molti liquidi in quanto la diarrea ne comporta la perdita e può essere causa di disidratazione.
Attenzione al “rimedio della nonna”: la tazza di tè non è consigliata in quanto può essere causa di irritazione. Sì al limone.
Sei amante dei cibi piccanti o sei goloso di dolci? Questi sono degli alimenti da non portare a tavola, così come:
- Caffeina.
- Alcol.
- Bibite gassate.
- Lattosio e glutine (solo se non tollerati).
- Cereali integrali o legumi, frutta disidratata, fichi, kiwi (cibi che contengono molte fibre o proprietà lassative).
- Insaccati, formaggi grassi, carne grassa, molluschi, etc.
A della frutta è bene preferire dei centrifugati di mela e le banane poco mature.
Altri cibi solidi consigliati sono:
- Cracker non salati.
- Pane tostato.
- Carne magra o pesce bianco.
- Prosciutto cotto e crudo magri.
- Carote.
- Patate.
- Riso.
Nel caso di diarrea mattutina preferire un bicchiere d’acqua e limone a temperatura ambiente.
Per qualsiasi altro approfondimento rivolgersi a delle figure professionali quali medico, nutrizionista o dietista in quanto queste indicazioni non sostituiscono il parere medico.