Protossido di azoto: i rischi per la salute
Il protossido di azoto, molto apprezzato dai giovani per i suoi effetti euforici, si contraddistingue per pericoli per la salute che non bisogna assolutamente trascurare. Secondo gli esperti, il suo utilizzo è aumentato notevolmente dalla fine del lockdown per il Coronavirus, con l’ovvia necessità di avvertire i giovani in merito ai rischi per la salute.
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Un gas esilarante che ha iniziato ad essere popolare negli anni ’80
Il protossido di azoto, che ha iniziato a essere popolare negli anni ’80, è tornato purtroppo alla ribalta tra i giovani. Come evidenziato da un comunicato scientifico risalente al 2018, si tratta della terza droga più frequentemente utilizzata dai giovani dopo la cannabis e il popper.
Il principale rischio legato al consumo di protossido di azoto riguarda l’alterazione mentale e il fatto di poter provocare potenziali incidenti mortali mentre ci si trova alla guida. L’inalazione di questo gas dovrebbe quindi essere evitata visti i suoi effetti pesanti relativi alle distorsioni delle percezioni visive e uditive.
Da non dimenticare sono anche i rischi a lungo termine. Tra i principali, è possibile citare l’insorgenza di disturbi neurologici. Da non dimenticare sono anche i problemi al midollo spinale, così come i disturbi psicologici e i sintomi di anemia.
Questi rischi sono stati confermati da un rapporto di ANSES pubblicato nei giorni scorsi. Negli ultimi due anni, i centri antiveleni in Francia hanno registrato 66 casi di avvelenamento. Nell’ambito di questi ultimi, 42 persone sono risultate affette da sintomi neurologici e neuromuscolari. Cinque avevano sintomi gravi, tra i quali è possibile citare le convulsioni.
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