Dormire troppo: i rischi per la salute cardiovascolare
Il sonno è fondamentale per la salute e segue schemi che variano a seconda della situazione fisica del singolo individuo. Nonostante questo, si può parlare di aspetti a cui è bene porre attenzione e che possono essere spia di una condizione di salute non positiva. Tra questi, rientra il fatto di dormire troppo, situazione che può rivelarsi una spia di condizioni poco felici dal punto di vista cardiovascolare.
I dettagli dello studio cinese
A lanciare l’allarme in merito ci ha pensato uno studio cinese i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine della rivista scientifica American Academy of Neurology. Gli esperti che lo hanno gestito hanno reclutato un campione di 30.000 persone senza casi di ictus nella propria storia clinica al basale.
A un follow up di sei anni, tra questi volontari sono stati individuati oltre 1.500 casi di ictus. Tutti i soggetti annoverati nel campione sono stati invitati a compilare questionari relativi alle proprie abitudini di sonno.
Analizzando in particolare i numeri relativi alla siesta dell’ora di pranzo, abitudine molto comune in Cina, i ricercatori hanno scoperto che coloro i quali erano abituati a protrarla per oltre 30 minuti avevano una probabilità maggiore del 25% di andare incontro a ictus.
I ricercatori si sono focalizzati anche sul sonno notturno concludendo che, nei casi di una sua durata superiore alle 9 ore, si poteva parlare di un rischio maggiore del 23% di avere a che fare con l’ictus.
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Qualità e non quantità
Gli studiosi che hanno condotto il lavoro sopra ricordato hanno chiesto ai volontari specifiche relativamente alla qualità del proprio sonno. Le persone che hanno riferito punteggi bassi, risultano a maggior rischio di avere a che fare con l’ictus rispetto a chi, invece, dorme come un ghiro.
Fondamentale è ricordare che si tratta in tutti i casi di associazioni specifiche e non di rapporti causa effetto. A detta del Dottor Zhang, uno degli esperti che si sono occupati della ricerca, i dormienti pesanti hanno spesso punteggi sfavorevoli per quanto riguarda i livelli di colesterolo e la circonferenza del punto vita. Inoltre, il fatto di passare tanto tempo a letto è un fattore associato a uno stile di vita poco attivo, non certo favorevole al benessere a lungo termine.
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