Morbo di Ledderhose: cos’è, sintomi, cause, diagnosi e trattamento
Il morbo di Ledderhose, detto anche fibromatosi plantare, è una rara patologia ortopedica. Vediamo assieme cos’è e come si manifesta.
Cos’è
Il morbo di Ledderhose è una patologia rara e benigna, inquadrata per la prima volta nel 1894 dal chirurgo Georg Ledderhose, dal quale ha preso il nome. Si tratta di una condizione patologica che colpisce la fascia plantare del piede, che viene interessata da un processo di ispessimento. Quando si verifica questa situazione, al tatto è possibile percepire la presenza di noduli e cordoni.
Quando si nomina questa malattia, è necessario ricordare che si presenta in maniera molto simile al morbo di Dupuytren, che riguarda invece la mano. Per quanto riguarda la prevalenza della patologia, ricordiamo che riguarda soprattutto soggetti di sesso maschile di età compresa tra i 40 e i 50 anni. In alcuni frangenti – dal 20 al 50% delle volte – può manifestarsi a livello bilaterale.
A differenza di quanto accade con il morbo di Dupuytren, il quadro clinico di chi ha a che fare con il morbo di Ledderhose difficilmente evolve in situazioni gravi, contraddistinte dall’insorgenza di deformità.
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Cause
Le cause dell’insorgenza del morbo di Ledderhose non sono state ancora chiaramente classificate dalla comunità scientifica. Nonostante per ora non ci siano ancora precisazione definitive, si parla, in alcuni frangenti, dell’influenza di fattori genetici.
Sintomi
Parlando di sintomi, nelle righe precedenti abbiamo fatto cenno all’insorgenza di noduli e cordoni a livello della fascia plantare del piede. Tra le altre manifestazioni è possibile citare il dolore acuto, così come una palese rigidità che colpisce le dita del piede.
Diagnosi
La diagnosi prevede un approccio clinico, con l’ortopedico che procede alla palpazione del piede. Per confermare le sue conclusioni, può richiedere l’esecuzione di esami come la risonanza magnetica e l’ecografia. Il primo dei due accertamenti diagnostici viene prescritto nei casi in cui le indicazioni richiedono un intervento chirurgico.
Trattamento
A seconda dell’entità della lesione, si può procedere con un trattamento conservativo – iniezioni topiche di cortisonici – o con un intervento chirurgico.
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