Ricercatori svizzeri hanno clonato il Coronavirus per aiutare la ricerca
Un gruppo di ricercatori svizzeri è riuscito a ottenere un clone sintetico del nuovo Coronavirus, che potrebbe essere utilizzato dai team scientifici di tutto il mondo per ottenere il vaccino.
Il lavoro dei ricercatori di Berna
Il risultato sopra ricordato è stato ottenuto dal laboratorio di alta sicurezza dell’Istituto di Virologia e Immunologia dell‘Università di Berna. Come evidenziato in un articolo pubblicato sul sito ufficiale dell’ateneo svizzero, per raggiungere questo risultato i ricercatori hanno integrato delle copie del DNA caratterizzate dalla presenza di parte del genoma del Coronavirus nelle cellule del lievito. Successivamente, hanno proceduto a riassemblarle in una copia completa.
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I cloni sintetici in questione potrebbero essere utilizzati per sviluppare sia test di screening, sia trattamenti antivirali e vaccini. A detta degli studiosi svizzeri, ogni gruppo di ricerca al mondo dovrebbe avere a disposizione una copia del virus per testare l’efficacia del proprio lavoro.
Come specificato dal Dottor Volker Thiel, tra i principali autori dello studio, per arrivare alla clonazione del SARS-CoV-2 è stata sufficiente una settimana. A detta dell’esperto, il sistema è stato migliorato per arrivare a clonare non solo il nuovo Coronavirus, ma anche altre tipologie di virus.
I risultati del lavoro dei ricercatori di Berna hanno suscitato l’interesse di scienziati di tutto il mondo, tra i quali è possibile citare gli esponenti dell’OMS. I risultati del lavoro dell’equipe di Thiel sono stati resi disponibili sulla rivista Nature.
L’Università di Berna ha fatto presente che gli esperti sopra ricordati sono stati contattati da molte aziende e altrettanti laboratori da tutto il mondo. In tutti casi, l’intenzione era quella di utilizzare i cloni in laboratori di alta sicurezza con lo scopo di testare potenziali sostanze attive, contribuendo così alla ricerca contro il Coronavirus.
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