Coronavirus: Lady Gaga dona 35 milioni di dollari per l’acquisto di attrezzature mediche

Da Beatrice Verga - 09/04/2020

In queste settimane all’insegna dell’emergenza per il Coronavirus, un problema che sta coinvolgendo tutto il mondo, sono tanti i Vip che hanno deciso di donare per dare il loro contributo all’emergenza. Tra questi c’è Lady Gaga, che ha devoluto 35 milioni di dollari per l’acquisto di attrezzature mediche.

Lady Gaga contro il Coronavirus: la sua donazione

In collaborazione con l’organizzazione internazionale Global Citizen, la cantante di Shallow è riuscita a raccogliere la ragguardevole cifra di 35 milioni di dollari, somma che verrà destinata all’acquisto di attrezzature mediche per i professionisti ospedalieri che si stanno occupando dell’emergenza SARS-CoV-2.

Il denaro sarà utilizzato anche per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale tanto richiesti dai medici e dagli infermieri che, in tutto il mondo e ogni giorno, rischiano la vita per affrontare il Covid-19.

Come riferito dall’agenzia di stampa Associated Press, i soldi donati da Gaga serviranno anche a potenziare le ricerche che, in questo momento, sono focalizzate sullo sviluppo di farmaci e vaccini per il nuovo Coronavirus. La somma di denaro è stata raccolta in 7 giorni e verrà gestita dagli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’evento musicale

Associated Press ha parlato di un altro progetto molto importante della cantante 34enne. La pop star ha infatti organizzato l’evento One World – Together at Home, un progetto finalizzato a celebrare e sostenere gli operatori sanitari e le loro famiglie in tutto il mondo.

Oltre a Lady Gaga – che ha da poco svelato la copertina del suo prossimo album – si esibiranno anche Paul McCartney, Elton John, Andrea Bocelli, Stevie Wonder, Alanis Morissette e John Legend.

Interverranno anche star che nulla hanno a che fare con il mondo della canzone, come per esempio David Beckham e l’attore Idris Elba, che è risultato positivo al SARS-CoV-2. L’evento, che Lady Gaga ha definito un modo per pensare in maniera globale in un momento in cui è necessario sostenere l’OMS, andrà in onda il 18 aprile alle 20 (ora di New York) e a mezzanotte per tutti gli altri fusi orari.